Dipinti e disegni di Renzo Tubaro donati al Museo civico d’arte di Pordenone
Il 12 novembre 2020 la giunta comunale di Pordenone deliberava l'accettazione della donazione di ventitré tra dipinti e disegni autografi del pittore Renzo Tubaro (Codroipo, 1925-Udine, 2002) da parte dei suoi tre figli, Sandra, Stefano e Clara, che, in memoria del padre, ne avevano proposto il trasferimento al Museo civico d’arte, a titolo di liberalità, un mese addietro.
Tubaro si era formato tra Venezia e Roma nel secondo dopoguerra: nella città lagunare, la precoce vocazione, dopo la frequentazione dell'Istituto d'arte, era stata segnata dall'incontro, nel 1945, con Felice Carena. Questi seguirà per anni il percorso artistico del giovane, incoraggiandolo fin dal 1948 ad accettare la commissione per il soffitto a fresco della parrocchiale di Goricizza di Codroipo e a intraprendere gli studi all'Accademia di Belle Arti, che Tubaro compirà sotto l'egida di Guido Cadorin, perfezionandosi a Roma con Ferruccio Ferrazzi.
Negli anni giovanili e della prima attività, il contatto con diverse personalità del mondo letterario e artistico, a partire da Pier Paolo Pasolini, ne segnerà ulteriormente la sensibilità, nutrita finanche dalla fitta rete di rapporti intrecciati con i maestri che sentiva più affini: da Pino Casarini a Luigi Zuccheri, da Carlo Dalla Zorza a Luigi Tito.
Scelto dagli eredi nella collezione di famiglia, il nucleo entrato al Museo civico d'arte di Pordenone si compone di sette dipinti e sedici opere su carta che sembrano illustrare in modo paradigmatico i temi e i soggetti più cari al maestro, indagati e rivisitati a più riprese lungo l'arco della vita, interamente dedicata, fin dagli esordi, con la prima mostra personale nel 1944 a Udine, alla pittura da cavalletto e alla produzione grafica, mentre l'attività di frescante per le chiese del territorio si svolgerà fino alla metà circa degli anni Sessanta.
Fra i dipinti spiccano noti e importanti ritratti dei primi anni, come l'Autoritratto (1944), il ritratto della madre (Mia madre, 1948) e quello, coevo, del nonno (Testa del nonno); fra le opere su carta è un nutrito gruppo di Maternità degli anni Settanta, note tempere come Sorelle (Grande gruppo n. 4), emblematici studi di animali – bovini e cavalli – e due disegni di figura, preparatori l’uno per l'Adorazione dei Magi a Rizzolo di Reana del Rojale (Paggio), e l'altro per la Crocifissione nella Cappella della famiglia Tomada nel camposanto di Codroipo (San Giovanni evangelista).
Per approfondire:
- Renzo Tubaro. Affreschi, 1949-1966, a cura di F. Dell'Agnese, schede di F. Merluzzi, Tolmezzo 1997.
- Dai taccuini di Renzo Tubaro. L'anima di un pittore, a cura di L. Damiani, Pasian di Prato 2005.
- Renzo Tubaro, 1925-2002. Una vita per la pittura, catalogo della mostra (Udine, Chiesa di Sant’Antonio abate, 27 marzo-3 maggio 2009), a cura di G. Bergamini, Udine 2009.
- G. Bucco, Quel profumo di letame… I mercati bovini nei disegni del pittore Renzo Tubaro, in Tiere furlane/ Terra friulana. Rivista di cultura del territorio, I, settembre 2009, 2, pp. 27-37.
- Renzo Tubaro. L'incanto del reale: opere, 1948-1998, catalogo della mostra (Pordenone, Galleria Sagittaria, 25 novembre 2017-25 febbraio 2018) a cura di G. Pauletto, F. Dell'Agnese, S. Tubaro, Pordenone 2017.
- V. Gransinigh, Tubaro Renzo (1925-2002), pittore, in Dizionario Biografico dei Friulani, Nuovo Liruti on line
- Sito dedicato al pittore Renzo Tubaro