a destra in basso: R. Tubaro
verso, a destra in alto: 1890 / MA / C2 / CF esposto Colussa / 12/2011
verso, sul passe-partout, a sinistra in basso: 2123
Raffigurazione di una donna seduta, rivolta di tre quarti verso sinistra, con una bambina addormentata sulle ginocchia, girata dalla parte opposta, che stringe a sé sorreggendola con le braccia.
L'opera fa parte della cospicua produzione grafica del maestro, avviata fin dagli esordi anche in forma autonoma: con la sua prima personale, nelle sale del Sindacato delle Belle Arti a Udine (1944), il giovane Tubaro offriva allora sessantatré opere di cui cinquantadue disegni. Le "Maternità", in particolare, indagate a partire dalla fine degli anni Cinquanta, «costituiscono il punto di corresponsione tra i principali problemi compositivi, spaziali e formali dell'artista. Per quella ineludibile derivazione dalle "Madonne col Bambino", si legano alla dimensione sacra cui l'artista aveva dedicato tanta parte della sua riflessione creativa e pongono i problemi della espressione contemporanea in relazione stretta con i problemi storici della rappresentazione del più elementare, quanto coinvolgente "gruppo di figure". Da un punto di vista tecnico erano l'occasione irrinunciabile per un affezionato approccio allo studio del soggetto umano, che conosceva nel taglio, nell'impianto competitivo, nella definizione anatomica nuovi traguardi e opportunità per attuali interpretazioni» (cfr. Agostinelli, 2009, p. 77).
Agostinelli F., Tra appunto grafico e «bel disegno esatto». Note sulle carte di Renzo Tubaro, in Renzo Tubaro, 1925-2002. Una vita per la pittura, Udine 2009