a destra in basso: R. Tubaro
retro, a destra in alto: T/21 / S3 / SC R4
Raffigurazione di un uomo anziano, ritratto a mezzo busto, con il capo coperto, e indosso un soprabito, colto con lo sguardo assorto, in atto di fumare la pipa, che stringe nella mano sinistra, mentre appoggia la destra a un sostegno.
L'opera, fra le prime del maestro, fa parte della cospicua produzione grafica di Tubaro, avviata fin dagli esordi anche in forma autonoma: con la sua prima personale, nelle sale del Sindacato delle Belle Arti a Udine (1944), il giovane pittore offriva sessantatré opere, di cui cinquantadue disegni, elogiati da Virgilio Tramontin, che notava «la sua matita così nitida in profondità, così dolce nella cadenza con cui segue il ritmo d'ogni cosa precisando, senza vane trasfigurazioni, luoghi, caratteri, momenti» (cfr. Agostinelli, 2009, p. 72). Del nonno rimangono almeno altri due ritratti, coevi o di poco successivi: il primo (1948), a olio su tela, «di gusto cézanniano» secondo gli studi (cfr. Damiani, 2009, pp. 32-33), entrato parimenti al Museo civico d'arte di Pordenone con la donazione Tubaro (2020; inv. n. 2132), il secondo, a olio su tavola, degli anni Cinquanta (cfr. Renzo Tubaro, 2017, p. 30).
Renzo Tubaro, Tavole, in Renzo Tubaro: l'incanto del reale. Opere, 1948-1998, Pordenone 2017
Damiani L., Tubaro: l'inquieto fascino della bellezza, in Renzo Tubaro, 1925-2002. Una vita per la pittura, Udine 2009
Agostinelli F., Tra appunto grafico e «bel disegno esatto». Note sulle carte di Renzo Tubaro, in Renzo Tubaro, 1925-2002. Una vita per la pittura, Udine 2009