Vacanze a Lignano. Non solo saluti.
La cartolina postale illustrata, dal ricordo del tempo della vacanza alla documentazione delle trasformazioni sociali e dello sviluppo urbanistico (1904-1960) di A. Giusa.
La storia della stazione balneare di Lignano inizia all’alba del secolo scorso in un momento in cui aveva fatto la sua comparsa, anche in Italia, una nuova forma di comunicazione.
Le prime cartoline postali o ‘Correspondenz-Karte’ circolano nell’Impero asburgico a partire dal 1869. In Italia quelle che contengono solo messaggi dal 1874, mentre per quelle illustrate si deve attendere la fine degli anni Ottanta, quando l’amministrazione postale ne autorizza l’edizione.
Le cartoline illustrate sono dapprima strutturate con immagini multiple che formano una ‘P’, con l’asola che si allarga verso il margine destro, riservando il restante spazio per l’indirizzo o, qualora questo fosse sul retro, per il messaggio. Solitamente raffigurano vedute, ma talvolta vengono ritratti eventi importanti, come in occasione delle nozze del futuro re d’Italia Vittorio Emanuele di Savoia con la Principessa Elena del Montenegro, celebrate a Roma il 24 ottobre del 1896.
Nonostante le piccole dimensioni di Lignano, rispetto ad altre consolidate mete di vacanza, fin dagli inizi, da questa spiaggia partono molte cartoline che gli ospiti indirizzano ai loro corrispondenti. Poiché i bagnanti friulani erano prevalentemente pendolari della domenica e non sentivano quindi la necessità di testimoniare la loro presenza in spiaggia a persone che avrebbero rincontrato a breve, sono soprattutto gli stranieri, ed in primo luogo gli austriaci, i principali acquirenti delle cartoline postali illustrate lignanesi.
Benché acquistate per inviare un ricordo della villeggiatura, le cartoline postali illustrate escono, a causa dei soggetti ritratti, dalla dimensione della memoria parentale o amicale per entrare in quella della documentazione che, come suggerisce l’etimologa della parola, assume un valore didattico, con gli insegnamenti che se ne possono ricavare.