Noi usiamo i cookies
Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Le informazioni raccolte attraverso i cookies di tracciamento e performance non identificano alcun visitatore individuale. Se vuoi aiutarci a garantire un servizio migliore premi il pulsante [Accetta], altrimenti scegli [Rifiuta]. Per maggiori informazioni leggi l'informativa estesa sull'uso dei cookie.
in basso a destra: G. Barazzutti 1927
La borgata di Baselia è ritratta dal vasto pianoro innevato, sullo sfondo i monti lungo il torrente Poschiadea, il gruppo del Pramaggiore e del Picco di Mezzodì in ombra, i Monfalconi di Forni sono invece ancora illuminati dagli ultimi raggi di sole.
Il dipinto fa parte di una serie di opere, comprendente anche disegni e bozzetti, realizzati a Forni di Sotto e di Sopra durante il soggiorno di Giuseppe Barazzutti a Forni di Sotto durante l'inverno 1927 - 1928. La serie numericamente più ridotta rispetto a quella di Sauris, non presenta più la tecnica divisionista del colore, che mantiene però il suo spessore materico, come osserva Franca Merluzzi ( Merluzzi, 1994, 93). Nel quadro particolare attenzione è posta alle variazioni dei colori in relazione alla qualità della luce atmosferica, in questo caso quella serotina che esalta le tonalità grige. Il quadro sembra essere uno sviluppo del bozzetto di cui alla scheda 10492 1. Il soggetto è identico poiché è ritratta,da sud verso nord, la frazione di Baselia, facilmente individuata dalla massa della chiesa parrocchiale e dal campanile. Rispetto al bozzetto, ripreso con luce diurna, cambia la l'ora della giornata e l'inquadratura sembra essere più ravvicinata, ma sempre presa dal pianoro sotto la borgata Tredolo. I monti sono individuati con precisione: partendo da sinistra si notano i rilievi della Cima di Chiavali lungo il torrente Poschiadea, ,del Monte Pramaggiore e del Picco di mezzodì ai confini con la val di Suola, oltre sullo sfondo, ancora illuminate dagli ultimi raggi di sole, le cime frastagliate dei Monfalconi d i Forni e del Cridola. Sul pianoro innevato in primo piano la profondità d i campo è data dal curvarsi ad arco dei sentieri nella neve. L'inquadratura usata dal Barazzutti per ritrarre la borgata Baselia è la stessa che compare in una fotografia che mostra Giovanni Pellis mentre dipinge il traino del letame con i paesani messi in posa. Ciò conferma gli stretti legami tra i due pittori che spesso si cimentavano nel dipingere gli stessi soggetti. (Cargnelutti, 1994, 51-53). Franca Merluzzi ha schedato l'opera nel catalogo della mostra di Sauris con il numero 1.73 nell'inventario delle opere relative alla sezione 1 Pittura. Vedute e paesaggi e ragionevolmente propone l'individuazione del dipinto con quello intitolato "Sera placida" esposto alla seconda Biennale Friulana d'Arte tenutasi ad Udine nel 1928. La scrivente propone anche l'identificazione del dipinto con quello dal titolo "Neve alla sera" esposto al la mostra di Gemona del 1931, organizzata in larga parte da Giuseppe Barazzutti. Nell'inventario della Collezione Crapiz il dipinto reca il n. 87.
Giuseppe Barazzutti, Giuseppe Barazzutti. La bottega d'arte, Mariano del Friuli (GO) 1994
Giuseppe Barazzutti, Giuseppe Barazzutti. La bottega d'arte, Mariano del Friuli (GO) 1994
Miani C., La seconda Biennale Friulana d'Arte, in La Panarie, Udine 1928, nn.29-30
Merluzzi F., Pitors a Glemone, in Glemone, Udine 2001
II Biennale Friulana, II Biennale Friulana d'Arte, Venezia 1928