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iin basso al centro: 1704
Accanto alle porte di entrata alla città: "porta di/ GEMONA"; "porta di/ PRACHIUSO"; "porta di/ RONCHI";"porta di/ A QUILEIA"; "porta di /CUSSIGNACCO"; "porta di /GRAZZANO"; "porta di / POSCO LLE"; "porta di / VILLALTA"; "porta di S /.LAZZARO"
entro un cartiglio a sx in basso: UDINE
La pianta della città di Udine evidenzia il castello visto prospetticamente, le piante del duomo, delle mura, delle porte e si riferisce alla mappa del 1704. A destra in alto lo stemma cittadino e in basso la rosa dei venti con l'indicazione dei punti cardinali.
La pianta della città di Udine fa parte di un ciclo decorativo raffigurante anche le mappe di Cividale, Palmanova e Gradisca. Il committente Giovanni Battista Spezzotti intese così ricordare le località di provenienza della famiglia Spezzotti. Spezzotti fu uno dei committenti più fedeli di Ernesto Mitri, che per lo stesso realizzò la stampa in occasione delle nozze e numerosi dipinti su tela. Negli anni Trenta il soggetto della pianta cittadina vista a volo di uccello fu molto usato da Ernesto Mitri. Si possono ricordare a proposito analoghi soggetti incisi per gli specchi del bar Cotterli (1932) o la copertina n. 64 de "La Panarie " (a. XIII-1934). Ernesto Mitri interpretò in maniera personale la "Novissima pianta della città d'Udine Metropoli del Friuli" disegnata nel 1704 da Giovanni Giacomo Spinelli e incisa su rame da Alessandro Dalla Via (ora ai Civici Musei). La pianta di Udine evidenzia il castello e la attigua chiesa di Santa Maria di Castello dipinti in prospettiva. In particolare una raffigurazione simile del castello di Udine fu ripresa da Mitri negli anni 1959-1960 per gli sbalzi in rame della Birreria Moretti in piazzale XXVI Luglio, diventando uno dei logos della birra. La rappresentazione aerea della città fu uno dei soggetti più usati da Ernesto Mitri nei graffiti (Santuario della Madonna Missionaria di Tricesimo, 1965), nella tarsia marmorea raffigurante La Patria del Friuli nella Camera di Commercio di Udine (1958) e negli sfondi di alcuni mosaici. Tra questi ultimi San Pietro sul melo (Clodig, 1949) con i paesi delle valli del Natisone e Il Risparmio per la filiale CRUP di San Daniele (1949, distrutto nel 1976). Soggetti paesistici simili a quelli dipinti da Ernesto Mitri per casa Spezzotti si ritrovano anche nell'opera contemporanea dei fratelli Basaldella. Pur con grandi differenze stilistiche si possono individuare soggetti analoghi nella mappa di Udine e del Friuli dipinta da Afro nel salotto di casa Cavazzini (1938), nel dipinto di Afro "Si fondano le città" (1939). Nel 1948 il tema della mappa ripresa dall'alto fu usato da Dino e Afro Basaldella nei due pannelli raffigurante la Guerra di liberazione in Friuli realizzati per la Mostra Regionale del Friuli Venezia Giulia.
Ernesto Mitri, Ernesto Mitri Graffiti e decorazioni, Pasian di Prato (UD) 2000