I Musei Provinciali di Gorizia conservano una ricca collezione di dipinti. Interessante risulta soprattutto il nucleo del Novecento: quella prima raccolta costituitosi negli anni Trenta dalla donazione volontaria di artisti amici di Sofronio Pocarini, dopo la sua tragica scomparsa nel 1935, le opere di aeropittura di Tullio Crali e i dipinti del Futurismo giuliano, le tele di Vittorio Bolaffio, Gino de Finetti, Edoardo Del Neri, Piero Marussig, Arturo Nathan, Gino Parin, Veno Pilon, Carlo Sbisà, Luigi Spazzapan e di altri autori che si imposero negli anni Sessanta, come Miela Reina.

La revisione delle schede cartacee degli anni Settanta

Una particolare attenzione è stata rivolta ai dipinti che costituiscono la Pinacoteca e il cospicuo numero di schede realizzate nel primo decennio di attività del Centro regionale sono state riconsiderate sulla base dell’impegnativo lavoro condotto da Raffaella Sgubin, sovrintendente ai musei provinciali e dalla conservatrice della pinacoteca Annalia Delneri per il catalogo pubblicato nel 2007 "La pinacoteca dei musei provinciali di Gorizia". Sono state quindi aggiornate, con la supervisione scientifica di Annalia Delneri, oltre 300 schede di dipinti e disegni. I beni vengono documentati con riproduzioni a colori di proprietà dei Musei provinciali che si affiancano a quelle in bianco e nero già presenti nella banca dati, con un’aggiornata bibliografia e le notizie frutto dei recenti studi, tra cui la provenienza e i passaggi di proprietà. Particolarmente accurata è la registrazione dei numeri di inventario assegnati all’opera nei successivi registri inventariali e riportati con il corrispondente riferimento all’anno di redazione. I dipinti della collezione vanno dal XVI fino al XXI secolo con gli importanti esempi di ritrattistica ottocentesca di Giuseppe Tominz (1790-1866), fino alle sperimentazioni figurative del periodo futurista e degli anni Sessanta.