in basso al centro: Camei Antichi
in basso al centro: Batista Franco fece
in basso a sinistra: Franco forma
Il foglio, che prima del restauro si presentava suddiviso in sei frammenti, appartiene al gruppo di incisioni raffiguranti soggetti antichi che Battista Franco ricavò dalla collezione di cammei del cardinale Marino Grimani, con il preciso obiettivo, a detta di alcuni, di realizzarne una sorta di vero e proprio "inventario visivo". La maggior parte della critica ritiene che Franco ebbe modo di visionare i cammei Grimani solo dopo il loro rientro a Venezia, collocando l'esecuzione delle stampe tra il 1553 e il 1555, ovvero nel periodo in cui lavorò nella stanza di Apollo al primo piano del palazzo Grimani di Santa Maria Formosa, dove dipinse la lunetta con scene della vita di Coriolano, datata intorno al 1555-1560. Alla morte di Battista gran parte dei suoi rami furono ereditati dal figlio Giacomo, che li ristampò apponendo su alcuni di essi la propria firma di editore "Franco forma". In particolare le immagini dei cammei, insieme a molti altri fogli "dall'antico", confluirono nella seconda parte del volume “De excellentia et nobilitate delineationis libri duo”, pubblicato a Venezia nel 1611. In realtà solo l'esemplare degli Uffizi e quello acquistato nel 1963 dal Victoria and Albert Museum di Londra conservano ancora il secondo libro con il frontespizio di Palma il Giovane e le 36 incisioni raffiguranti "CAMEI TRIUMPHI, ORNAMENTA, ANIMALIA... ex gemmis et pilis uetustis a penitionibus illorum temporum Artificibus elaboratis" di Battista, mentre la maggior parte delle copie note, tra cui anche quelle descritte da Cicogna, presentano solo il primo libro con gli studi di parti del corpo umano.
Bragaglia Venuti C., Schede, in Stampe del XV e del XVI secolo, Gorizia/ Torino 2011