manico: CWC [sormontate da corona comitale]
Servizio di nove posate da portata composto da: forchettone, coltello per trinciare, forchetta da insalata, cucchiaio da insalata, paletta da pesce, paletta da antipasto, paletta traforata da antipasto, cucchiaio traforato da antipasto, forchetta da antipasto. I pezzi presentano manici in stile rocaille, bordati da una doppia voluta lungo la quale si avvolgono tralci di foglie e fiori. La forchetta e il cucchiaio da insalata presentano un'espansione in osso, mentre il forchettone è decorato sul dorso con la figura a tutto tondo di un cavallo. Due posate da antipasto sono invece caratterizzate da una delicata traforatura, mentre la superficie interna della paletta da pesce è decorata con una raffinata bordura incisa a motivi geometrici.
Questo elegante insieme, pur essendo conservato all'interno di una scatola in pelle nera e velluto color porpora, che reca l'insegna di Constantin Louis Detouche, proprietario di una nota bottega di orologeria che si fregiava del titolo di "fornisseur de S. M. l'Empereur", fu realizzato dall'argentiere parigino Philippe Berthier. Nonostante la mancanza di notizie riguardo a questo personaggio, possiamo ipotizzare che proprio a lui fu affidata l'esecuzione dei pezzi di maggior prestigio di un grande servizio di posate, spettante per la maggior parte all'argentiere torinese Giovanni Battista Borrani e destinato alle residenze genovesi dei Savoia. Tra gli oggetti che recano il punzone di Berthier figurano anche alcune posate da servizio praticamente identiche a quelle Coronini, dalle quali si distinguono solo per la diversa conformazione del manico, che segue un modello di decoro a filetto annodato, ricorrente nella contemporanea produzione piemontese. Poiché le nove posate sono contrassegnate dal monogramma CWC, sormontato da corona comitale, sulla base della testimonianza di Guglielmo Coronini, possiamo ipotizzare che costituissero uno dei doni di nozze ricevuti da Carlo Coronini Cronberg e OJga Westphalen von Fürstenberg nel 1895, in occasione del loro matrimonio. Negli inventari sono solitamente indicate con la denominazione "Napoleon servierservice", probabilmente a causa dell'insegna imperiale apposta sul coperchio della scatola.
A tavola, A tavola con i conti Coronini. Le forme e i rituali dei pasti dal Settecento al Novecento, Gorizia 2016
Bragaglia Venuti C., L’argenteria di casa Coronini. Uno sguardo ai documenti, in Argenti da tavola e posate / Schede, in Argenti da tavola e posate, Gorizia/ Torino 2005
Malni Pascoletti M., Le collezioni Coronini Cronberg di Gorizia: l’arte, il feticcio la nostalgia, in Le collezioni Coronini Cronberg di Gorizia: l’arte, il feticcio la nostalgia, Gorizia 1998