posate, bottega europea, XIX

Oggetto
posate
Ambito culturale
bottega europea
Cronologia
1890 ca.
Codice scheda
OA_134056
Collocazione
Gorizia (GO)
Palazzo Coronini Cronberg
Fondazione Palazzo Coronini Cronberg
Iscrizioni

Del servizio si sono conservati nove coltelli da pesce, tre forchette da pesce, due coltelli per formaggio.

In Ascc 5, all'interno di un elenco in cui sono citaci argenti appartenuti ad Ada Smart Löhneysen, sono menzionate delle posate da pesce (sei coltelli e sei forchette) con iniziali PC e corona; sotto, con la grafia del conte Guglielmo vengono aggiunti, sembrerebbe in un secondo momento, otto coltelli e otto forchette simili. In base a questo solo dato archivistico, potremmo già ipotizzare che le dodici posate iniziali possano essere legate all'eredità di Ada e che in un altro momento Guglielmo, probabilmente nel secondo dopoguerra, abbia rintracciato le altre posate e le abbia acquistate (ciò è confermato in Ascc 17). Un'altra menzione dell'originario primo gruppo è riscontrabile in Ascc 19, un elenco di argenti, datato 7 luglio 1948, provenienti dalla soffitta o di Villa Louise o del palazzo veneziano che ospitò durante la seconda guerra mondiale i beni dei Coronini: in questo documento troviamo menzionati, con accanto il nome Galatti, sempre sei coltelli e sei forchette da pesce. In Ascc 15, un inventario delle posate in uso della seconda metà del Novecento, ritroviamo nuovamente le dodici posate in questione. Come ipotizzato sopra, il conte Guglielmo acquistò in un secondo momento le altre sedici posate e infatti in Ascc 2 e in Ascc 16 sono citati quattordici coltelli e quattordici forchette, sempre ascritti all'originaria proprietà di Pietro de Galatti. Di queste posate attualmente sono rimasti nove coltelli e tre forchette a cui si devono aggiungere i due diversi coltelli da formaggio che presentano gli stessi punzoni ma sono privi di monogramma. I Galatti, originari dell'isola di Chio (mar Egeo orientale), si stabilirono a Trieste dove si imparentarono con diverse importanti famiglie triestine (Scaramangà e Sevastopulo) originarie della stessa isola. Nel 1875 l'imperatore d'Austria Francesco Giuseppe concesse il titolo di cavaliere dell'impero a Tomaso Michele Galatti e ai suoi discendenti di ambo i sessi. I rapporti tra le famiglie Coronini e Galani sono testimoniati, allo stato attuale delle ricerche, solamente da due cartoline, conservate tra le carte dell'archivio, intestare a Pietro Galatti (il proprietario delle posate), indicato nell'intestazione come residente a Gorizia a Palazzo Strassoldo. Stilisticamente è possibile paragonare queste posate a quelle d'argento che il triestino Leopoldo Janesich realizzò, intorno al 1890, per l’imperatrice Elisabetta e destinate all'Achilleion di Corfù.

BIBLIOGRAFIA

A tavola, A tavola con i conti Coronini. Le forme e i rituali dei pasti dal Settecento al Novecento, Gorizia 2016

Geroni L., Schede, in Argenti da tavola e posate, Gorizia/ Torino 2005