manico: MF
La particolarità della forchetta da melene, tipologia poco comune di posata, è nell'espansione: larga tanto quanto una lama di coltello terminante con tre corti rebbi, l'inferiore dei quali, più largo e senza la sagomatura che profila quello opposto, funge da bordo. Il manico è a canna, arrotondato all'estremità, con tripla filettatura da ambedue le parti
La posata da melone è solo un esempio della specificità che contraddistinse la produzione e l'uso degli oggetti destinati alla tavola elegante nel XIX secolo, soprattutto nella seconda metà, quando l'impiego del meno costoso metodo galvanoscegico in sostituzione dell'argento massiccio e dell'Old Sheffield plate favorì il diffondersi di complementi da usare con i diversi cibi e pietanze, a seconda della porcata o dell'occasione. Le iniziali sono quelle di Mina (Guglielmina) Smart, sposata Fehr (Trieste, 18 febbraio 1827,, Gorizia, 15 ottobre 1906). Rimasta vedova giovanissima, si spense nella casa di via Alvarez 21, Villa Louise, dove abitava con la sorella Ada a cui lasciò ogni suo avere.
A tavola, A tavola con i conti Coronini. Le forme e i rituali dei pasti dal Settecento al Novecento, Gorizia 2016
Brazza S., Schede, in Argenti da tavola e posate, Gorizia/ Torino 2005