Del servizio, originariamente composto da 102 pezzi, rimangono sedici coltelli, sette coltelli da dessert e un forchetta da portata. Tutti presentano manici a sezione rettangolare sui quali è inciso lo stemma Smart.
La presenza dello stemma Smart non lascia dubbi circa la provenienza di queste posare dall'eredità di Ada Smart Löhneysen. Questi pezzi sono quanto rimane di un servizio che aveva il suo contenitore originale nella cassa in cui sono pervenute le posate in argento della scheda 133863. Non solo le dimensioni corrispondono alle misure dell'alloggiamento, ma sul bordo della cassa una targhetta metallica riporta l'indirizzo inciso anche sui coltelli da tavola, lo stesso del laboratorio in cui, tra il 1851 e il 1867, George Richard Elkington insieme all'argentiere Benjamin Smith produsse oggetti argentati applicando il procedimento galvanostegico La cassetta è divisa in scomparti, ciascuno segnalato da un'etichetta relativa alle posate che vi trovavano sistemazione; il servizio era da dodici con ventiquattro coltelli da tavola. È pertanto possibile stabilirne la consistenza in centodue pezzi, buona parte dei quali mancavano già al momento della redazione dell'elenco ASCC 4 che li ricorda all'interno di una "kleine gelbe Kassene". È documentato che la Elkington & Co. vendesse nel proprio negozio oggetti prodotti da altre manifatture tra cui anche la Harrison Brothers & Howson di Sheffield, marchio presente anche su altri coltelli della collezione goriziana.
Brazza S., Schede, in Argenti da tavola e posate, Gorizia/ Torino 2005