Servizio di tre posate in argento dorato, decorato con motivi geometrici nastriformi, ispirati all'antica tradizione bizantina. Forchetta e coltello presentano un manico a fusto di cannone, terminante con un elemento a cipolla e un ornamento a trottola, mentre nel cucchiaio la larga conca rotondeggiante si innesta su un manico a bastoncino a sezione esagonale, che si allarga nella parte termnale riprendendo il motivo ornamentale degli altri due pezzi.
I tre componenti di questo prezioso servizio recano tutti il marchio di Ivan Semenovič Gubkin, che fondò la propria ditta nel 1841, divenendo nel 1853 fornitore di corte, come indica lo stemma imperiale che sormonta il suo nome. Famosa per la creazione di articoli preziosi che imitavano oggetti di uso quotidiano, la manifattura Gubkin fu tra le prime, insieme a quella di Sazikov ad improntare la propria produzione alla ricerca di uno stile russo, direttamente ispirato all'arte nazionale precedente il regno di Pietro I, esprimendosi in un linguaggio sostanzialmente estraneo agli influssi della cultura occidentale e connotato da una grande originalità. Il servizio è conservato nella sua custodia originale, una cassetta in legno chiaro con rivestimento interno in seta, che reca incollato un talloncino con il numero "18". Tale indicazione consente di riconoscere le posate in alcuni degli inventari più antichi, dove vengono descritte come "gross. Altrussische Besteck Eugen", suggerendo un'appartenenza al primo marito di Zoé Bibikov, il principe Eugen L'vov.
Catalogo, Catalogo. Argenti. Gioielli. Arredi e arti decorative, in L'eredità russa dei conti Coronini. Opere d'arte e oggetti preziosi dall'impero degli zar, Gorizia 2018
Bragaglia Venuti C., Saggi, in L'eredità russa dei conti Coronini. Opere d'arte e oggetti preziosi dall'impero degli zar, Gorizia 2018