in basso a destra: Pauline Augustin
sul fondo dell'astuccio contenente il bracciale: FOSSIN / Joallier Royalier, Rue de Richelieu, n. 78 à Parìs
sul coperchio dell'astuccio, su un talloncino di carta: C[...] Grafin Carla Coronini / Görz / Graffemberg
Bracciale in metallo dorato costituito da otto segmenti mobili traforati, cesellati e decorati con smalti verdi, rossi e bianchi. I tre elementi centrali che richiamano una struttura architettonica di gusto gotico, presentano al centro in un ovale la miniatura su madreperla di Edwin de Fagan, firmata "Pauline Auguste", affiancata da due cavalieri in armatura inseriti in nicchie a sesto acuto. Gli altri elementi sono costituiti da decori a fasce e motivi floreali.
Il bracciale a cattedrale, in stile neogotico, racchiude il ritratto in miniatura di Edwin de Fagan, il fratello minore di Sophie de Fagan, morto tragicamente nel 1829, a soli trentadue anni, in seguito a una caduta dal calesse. Realizzato nella bottega di Jean-Baptiste Fossin, che dal 1819 ricopriva il prestigioso ruolo di "gioielliere del re" come indica l'etichetta incollata sull'astuccio originale, il bracciale, databile alla fine del terzo decennio, con le sue volute, i pinnacoli, le due edicole con i cavalieri in armatura e i delicati fiori in smalto si presenta come un tipico esempio di quello stile neogotico, ispirato alla riscoperta del Medioevo, che dopo essersi affacciato nella fase iniziale dell'Ottocento, conobbe una significativa ripresa a partire dagli anni Cinquanta. I monili decorati con il ritratto in miniatura di una persona cara, furono tra i gioielli sentimentali più diffusi nel corso del Settecento e continuarono a godere di grande popolarità ancora nel secolo successivo. La miniatura inserita nel bracciale è opera di Pauline Ducruet (1781-1865), moglie del più noto Jean Baptiste Jacques Augustin (1759-1832), tra i più noti miniatori del suo tempo, il cui naturalismo si opponeva all'accentuato impressionismo del contemporaneo Jean Baptiste Isabey. Allieva del marito, Pauline Augustin, ne imitò fedelmente lo stile, al punto che le loro opere sono spesso difficilmente distinguibili.
Predolin P., Schede, in Donne allo specchio. Personaggi femminili nei ritratti della famiglia Coronini, Gorizia 2017
Bragaglia Venuti C., Schede, in "Delle mie gioie ed oggetti d'oro... ". Le mode e gli affetti nei gioielli dei conti Coronini Cronberg di Gorizia, Gorizia 2012
Iansig E., Schede, in Miniature e silhouette, Gorizia/ Torino 2010