La stanza presenta una decorazione ad affresco sui toni del rosa e marrone chiaro con motivi decorativi ad arabeschi intrecciati color marrone. La pareti mostrano quadrature cieche delimitate da una fascia di colore ornata agli angoli da un motivo decorativo e alternate troviamo alte e strette fasce decorate sui toni del giallo e rosa, abbellite da un motivo intrecciato sui toni del marrone. Il soffitto presenta una simile decorazione impostata su una campitura circolare delimitata da una cornice in rilievo bianco con elementi dorati e ornata da un motivo a intreccio centrale sui toni del bianco. Al limite del soffitto corre un fregio con motivi ad arabeschi, interrotto solo agli angoli della stanza, dove sono presenti campiture a forma triangolare ornate con motivi intrecciati. Sopra ogni porta vi sono quadrature che accolgo raffigurazioni di animali nella vegetazione.
Un’ultima fase che interesso la decorazione degli interni del palazzo afferisce al primo Novecento, quando l’edificio divenne sede dell’Istituto di Toppo Wassermann (Visentin 2017, p. 153). Alcune sale registrano infatti una decorazione in pieno stile liberty degli anni Venti del Novecento, ripresa anche nell’edificio attiguo, acquistato all’epoca dal Comune al fine di fare ulteriori spazi all’Istituto (Visentin 2017, p. 153, n. 81).
Visentin M., "Li muri e soffitti sono dipinti con architetture e figure". La decorazione pittorica in un palazzo a Udine tra Settecento e Ottocento, in Tre nomi per un palazzo: Polcenigo, Garzolini, Toppo Wassermann, Udine 2007
Bartolini E./ Bergamini G./ Sereni L., Raccontare Udine Vicende di case e palazzi, Udine 1983