La decorazione del soffitto rispetta la messa in scena del ciclo decorativo della stanza che vuole imitare la struttura architettonica di un gazebo ornato con piante rampicanti e una siepe ben curata. Il soffitto della stanza corrisponde quindi al tetto del fittizio gazebo che presenta un graticcio con piante e un’apertura ottagonale da cui si scorge un scampolo di cielo azzurro animato da qualche nuvola e da due piccoli uccellini, resi abilmente con solamente qualche macchia di colore e alcune delicate e veloci pennellate a creare i dettagli come le zampine, il becco e le piume. Qui è evidente come il decoratore tenti di ingannare l’osservatore, facendogli credere di non trovarsi in una stanza rettangolare ma in un gazebo da giardino con base ottagonale che presenta varie aperture da cui è possibile osservare diversi scorci dell’aperta campagna.Sono inoltre presenti tre nicchie che cercano di donare profondità allo spazio della stanza in maniera illusionistica: due di queste sono interamente occupate da attuali porte mentre all’interno della terza vi è raffigurata un’anfora su un piedistallo, con fiori.
Per notizie storico critiche e bibliografia generale sulla decorazione si veda la scheda OA 130491.
Bergamini G., Le dimore Antonini, in Gli Antonini: cittadini di Udine, signori di Saciletto (secoli XV-XX), Udine 2016