Noi usiamo i cookies
Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Le informazioni raccolte attraverso i cookies di tracciamento e performance non identificano alcun visitatore individuale. Se vuoi aiutarci a garantire un servizio migliore premi il pulsante [Accetta], altrimenti scegli [Rifiuta]. Per maggiori informazioni leggi l'informativa estesa sull'uso dei cookie.
sul basamento: AI CADUTI PER LA PATRIA / MCMXV-MCMXVIII/ MCMXL-MCMVL
Podio lapideo su cui poggia un sarcofago celebrativo. Al centro, sopra il sarcofago, e ai lati di questo sono posti gruppi scultorei. Vasche sono poste alla base del sarcofago e ai piedi del podio.
Nel 1925 il Comune di Pordenone bandì un concorso per l'erezione di un monumento ai caduti della I Guerra Mondiale, affidato infine ad Aurelio Mistruzzi, già autore di opere monumentali di tema simile. Con l'approvazione definitiva del progetto fu scelta anche la collocazione dell'opera il Foro Boario (ora Pizzale Ellero) inagurato il 23 aprile 1929. Nel gruppo scultoreo, ai cui piedi sono poste vasche in marmo, la posizione centrale è occupata dall'Italia, figura togata, la testa coperta dall'elmo, nell'atto di proteggere con lo scudo le figure del combattente e del caduto. Originariamente l'Italia reggeva nella sinistra l'effige della Vittoria, di cui sopravvive ora solo la base sferica. Rispettivamente a destra e sinistra dell'osservatore sono le personificazioni dei due fiumi sacri: l'Isonzo, che china il capo, oppresso dall'invasore, e il Piave, dallo sguardo fermo. Quest'ultima figura impugnava un gladio, ora perduto, nella mano destra. Al centro della composizione è posta una testa di medusa. Alla date che commemorano la Grande Guerra sono state successivamente aggiunte le date della Seconda Guerra Mondiale. Per il bozzetto dell'opera cfr. OA 53128.
Monumento caduti, Monumento ai Caduti. Pordenone, Pordenone 2006
Montenero G., Aurelio Mistruzzi 1880-1960, Udine 1974