Lungo le pareti della sala del trono sono disposti centodiciassette ritratti dei Patriarchi d'Aquileia fino agli ultimi Arcivescovi di Udine. Ad iniziare la serie sono i dipinti con San Marco che scrive il suo Vangelo ed Ermacora che investe il diacono Fortunato, posti sopra la grande porta finestra. Sopra le altre porte sono raffigurate a monocromo le quattro Virtù Cardinali e la Sapienza. All'interno della sala si possono infine notare due stemmi: sulla controfacciata quello del patriarca Francesco Barbaro, e sopra il trono quello dell'Arcivescovo Trevisanato.
La sala del Trono, nota anche come "Sala dei ritratti", trova la sua maggiore caratterizzazione nell'essere un luogo in cui nello spazio di quattro pareti viene disposta la storia della Chiesa friulana. I 117 ritratti che la decorano raffigurano i patriarchi e gli arcivescovi, ognuno accompagnato da una iscrizione che ne dichiara le virtù e l'operato nel periodo della loro carica. Questo serviva, come indicato in un'iscrizione sopra la porta d'accesso alla cappella, ed ora non più esistente, quale ammonimento ai successori affinchè essi continuassero le opere di grazia iniziate dai loro predecessori. Gli affreschi più antichi, forse realizzati da Pozzoserrato, furono nel 1729 raschiati per ordine di Dionisio Delfino, nell'ambito del progetto di ristrutturazione del Palazzo promosso dal patriarca. La stessa tipologia decorativa induce ovviamente a pensare che a lavorare al complesso siano stati diversi artisti succedutisi nel corso degli anni e dei secoli. Gli studiosi ritengono opera di Tiepolo i ritratti dei patriarchi Agapito, Benedetto, Augustino, Adelfo, Marcelliano, Massimo e Niceta, mentre lascerebbero gli altri agli aiuti del Maestro (Rizzi 1971). Tutti i ritratti posteriori al XVIII sarebbero opera di autori diversi, non sempre identificabili. Il soffitto della sala mostra invece un grande affresco opera dell'osovano Domenico Rossi, il quale si apprestò a realizzare l'opera dopo che nel 1859 gran parte del soffitto crollò, andando a deturpare anche gli affreschi delle pareti. Questi ultimi furono ritoccati da alcuni pittori tra i quali Cometti. I tondi a monocromo collocati quali decorazioni alle sovrapporte possono essere attribuiti a Gerolamo Mengozzi Colonna, già attivo in palazzo accanto a Tiepolo.
Bergamini G./ Marioni Bros L., Museo diocesano e Gallerie del Tiepolo. Guida breve, Udine 2012
Patriarca Tiepolo, Il Patriarca e il Tiepolo. Guida breve al Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo nel Palazzo Patriarcale di Udine, Udine 2004
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Patriarca Tiepolo, Il Patriarca e il Tiepolo. Guida breve al Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo nel Palazzo Patriarcale di Udine, Udine 1996
Gemin M./ Pedrocco F., Giambattista Tiepolo. I dipinti. Opera completa, Venezia 1993
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Rizzi A., Il Tiepolo a Udine, Udine 1971
Rizzi A., Un recupero tiepolesco: i “ritratti” del Palazzo Arcivescovile di Udine, in Nouvelles sources pour la connaissance de l'activité incisoire des trois Tiepolo, Udine 1970
Biasutti G., Storia e guida del Palazzo Arcivescovile di Udine, Udine 1958
Corgnali G.B., Il pittore Gio. Battista De Rubeis e il suo catalogo di pregevoli quadri udinesi, in Udine. Rassegna trimestrale del Comune, 1937, XV, n. 2
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