Un uomo stlizzato, con baffi appuntiti, è colto nell'atto infilzare con la sua spada tre teste. Accanto a lui, appoggiate per terra, vi sono altre due teste. Dietro allo spadaccino, si coglie la sagama di un sole con i raggi, oscurato da una macchia scura.
Il soggetto ritratto in questo disegno rientra nel panorama grafico sviluppato da Spazzapan alla fine della seconda guerra mondiale, in cui si avverte un’alternanza tra figurazioni naturalistiche e stilizzazioni in senso geometrico. Lo “Spadaccino” è sicuramente collocabile in una visione geometrica della strutturazione formale in cui il tratto nero, non più sfumato ma ben delineato, sintetizza la composizione in curve e cerchi. La macabra scena, in cui sono presenti teste mozzate e infilzate, avvicina questo disegno alla composizioni con tori e teste dei Musei provinciali (cfr. inv. 062/06).
Pinacoteca Musei, Repertorio di ulteriori opere della Pinacoteca dei Musei Provinciali di Gorizia, in La Pinacoteca dei Musei Provinciali di Gorizia, Vicenza 2007
Alberti S./ Dragone A., Spazzapan, Firenze 1981
Marchiori G., L’avventura fantastica di Luigi Spazzapan, Gorizia 1970