disegno preparatorio, de Finetti Gino, XX

Nella metà superiore del foglio la scena rappresenta la fuga concitata di alcuni uomini lungo una trincea che si snoda sinuosa nel terreno erboso facendoli emergere dalla vita in su; solo la figura in primo piano a destra è ripresa per intero all’imbocco del fosso, di spalle, mentre vi entra posando un piede. Un albero con fronde e probabili edifici in lontananza completano il paesaggio. La tecnica di esecuzione rivela una debole traccia a matita che svela l’abbozzo su cui è stato portato a termine il disegno a china. Nella scena sottostante un soldato girato di spalle tiene sollevato una spada dietro la testa con entrambe le mani, pronto a sferrare un fendente; è in piedi, a gambe divaricate, per assestare con forza il colpo sulla vittima davanti a lui; altre figure fuggono lontano lungo un camminamento tracciato più in basso del terreno erboso, dove spiccano due alberi spogli.

Il riferimento bibliografico annotato a lato del primo disegno consente di riferire quest’ultimo a un preciso passo dell’opera di Faustino Moisesso (Historia della ultima guerra nel Friuli, 1623, I, 17, p. 97) dedicata alla Guerra gradiscana. Durante il lungo assedio alla fortezza di Gradisca nei primi mesi del 1616 da parte delle truppe veneziane, il comandante dell’esercito arciducale Tautmannsdorf decise una sortita che ebbe un clamoroso successo costringendo i nemici a una fuga precipitosa. I soldati veneziani, già al riparo in luogo sicuro dopo essersi ritirati, in seguito allo scompiglio creato da un falso allarme, “rapiti da tanto orrore […], si gettarono trabocchevolmente giù per le trincere, et presero a fuggire per la campagna”. Né il passo né il disegno furono riportati nel volume “Historia della ultima guerra nel Friuli di Faustino Moisesso. Episodi scelti", pubblicato nel 1959 con le illustrazioni di Gino de Finetti. Nella collezione dei Musei Provinciali esiste una variante del disegno sottostante che fu pubblicata nel volume.