in basso, tra le pietre: S.C.F.
in basso a sinistra: S N° 23/37
verso in alto a sinistra: Francesco Saverio Caucig / tentazione di un santo
verso, in alto a sinistra; in alto a destra: 4 / 9
Il santo (Antonio abate?) è posto in diagonale verso destra, tirato per i capelli e percosso da diavoli; sulla sinistra una vecchia assiste ai tormenti. La sanguigna rosso scuro è trattata in modo pittorico con attenta cura ai più minuti particolari. Carta color avorio, a grana leggera.
Nell'inventario di Giovanni Cossar si legge: "Il disegno molto difettoso nell'insieme e nei particolari. Il defunto proprietario lo attribuiva al padre del pittore Caucig. Lo scrivente crede che le tre iniziali S.C.F. e la cifra 9 non siano di mano del disegnatore". Manzini (1952) sostiene: "La sanguigna che rappresenta le "Tentazioni di un Santo" ci offre una scena complessa e farraginosa con tendenza al gigantesco ed al macchinoso. Tuttavia la fantasia barocca resta ancora saldamente imbrigliata da un raro senso dell'equilibrio: la composizione trova il suo centro ideale nel corpo dolorosamente stirato del Santo, dall'anatomia accademicamente studiata ed esasperata, cui fa da riscontro al suo fianco, la figura della donna, plasticamente avvolta in ampie vesti dal drappeggio sapientemente chiaroscurato (come a ricordare certe consimili figure rubensiane?). La figura del Santo si innalza trionfante sul corpo vigoroso piegato ad arco verso il cielo, cui è anche rivolto il viso colmo d'indomita speranza; nel cielo, in alto, figure fantastiche di demoni invano minaccianti racchiudono la movimentatissima scena, anche il colorito, insolitamente violento, accentua il barocchismo ed il movimento della composizione".
Manzini G., I disegni di Francesco Caucig nel Museo Provinciale di Gorizia. Con un saggio bibliografico sul pittore, Firenze 1952