Utensile cavo con base a forma di triangolo con i lati leggermente convessi. Superiormente è incernierato un coperchio, per consentire l’inserimento delle braci, provvisto di manico, da cui parte una sorta di camino per convogliare i fumi e le esalazioni in direzione laterale, in modo da allontanarli dall’utilizzatrice. Il coperchio è inoltre provvisto di un piolino che ne blocca l’apertura grazie ad un dentino che sporge dal bordo del contenitore attraverso una fessura nel coperchio. Nella parte posteriore del corpo uno sportellino consente di scaricare la cenere mentre all’interno l’apertura è protetta da una sorta di grata per evitare la fuoriuscita delle braci.
venivano adoperati solitamente da chi era addetto alla stiratura per mestiere
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Ferrario E., Dieci secoli di stiratura. Storia, tecniche, strumenti, Novara 1990
Scheuermeier P., Il lavoro dei contadini. Cultura materiale e artigianato rurale in Italia e nella Svizzera italiana e retoromanza, Milano 1980, 2
Gortani M., L'arte popolare in Carnia. Il Museo Carnico delle Arti e Tradizioni popolari, Udine 1965
Un imprest, Un imprest, una storia, una gota di vita, s.l. s. d.