prospetto principale: GIARDINO/ GUIDO BRASS/ INFANTILE
L’edificio sorge in via Don Bosco, nei pressi del convitto salesiano “San Luigi”, isolato al centro di un lotto alberato. La pianta è di forma rettangolare, con l’ingresso in posizione mediana sul lato principale e in asse con l’atrio che introduce ai vani. L’edificio si sviluppa su un unico piano rialzato ed è dotato di un vano caldaia seminterrato e di una soffitta non praticabile. La volumetria risulta compatta e regolare, con struttura portante in mattoni e solai di legno. La copertura del tetto è a padiglione con manto in coppi di laterizio. Il prospetto principale, rivolto verso la strada, è marcato al centro dalla scalinata di accesso e dal cornicione del tetto, che si piega a timpano in corrispondenza del portale ad arco. La struttura dell’ingresso - costituita dall’arco a tutto sesto del portone, dalle paraste che lo affiancano e dal timpano - risulta in aggetto rispetto al filo della facciata. Il prospetto principale, impostato su uno schema simmetrico, presenta quattro finestre verticali, due a destra e due a sinistra del portale d’ingresso. Le pareti sono inoltre scandite da lesene, mentre uno zoccolo in pietra ed una sottile linea marcapiano posta poco al di sotto della linea del tetto, perimetrano l’edificio. L’intestazione “GIARDINO – GUIDO BRASS – INFANTILE” è riportata in corrispondenza del cornicione. Nelle altre facciate sono riproposte finestre uguali a quelle del fronte, con ogni probabilità modificate nel corso del tempo. Una serie di rampe metalliche per il superamento delle barriere architettoniche, di recente aggiunta, agevola l’accesso al piano rialzato. L’edificio ha mantenuto alcuni caratteristici elementi originari, come le specchiature sotto ai davanzali, le modanature dell’arco e delle cimase sopra le aperture, la chiave di volta a voluta all’ingresso. Nel suo insieme il disegno dell’edificio dimostra una buona traduzione, anche se semplificata, di elementi classicisti ed eclettici.
L'incarico per la progettazione è affidato il 3 luglio 1888 all'ingegnere goriziano Angelo Emilio Luzzatto, precedentemente capo dell'Ufficio tecnico comunale. Il 21 luglio il progettista consegna le tavole grafiche. Pochi giorni dopo, il 28 luglio il Comune firma il contratto di compravendita del terreno con Giovanni Brisco per un corrispettivo di 1000 fiorini. I lavori vengono assegnati al capomastro Giacomo Bellina, vincitore della gara d'appalto. Terminati lavori la struttura viene inaugurata il 15 giugno 1889. Nel corso del tempo l’edificio scolastico di via Don Bosco ha subito delle alterazioni, mantenendo comunque il suo carattere originario. Nel 1969 l'edificio viene riattato: i due vani laterali all'ingresso principale vengono ampliati per ricavare una dispensa per la cucina e i servizi igienici; inoltre viene chiusa la veranda d'accesso per ricavare un'ulteriore aula scolastica. Il fabbricato, inizialmente intitolato a Francesco Giuseppe, in seguito viene dedicato al giovane irredentista Guido Brass, caduto nel 1915 nel corso della Grande Guerra. Ancora oggi è visibile la scritta in facciata. Nel 1982, a causa dello scarso numero di iscrizioni, la scuola viene chiusa. Da allora lo stabile ospita l’associazione culturale “Maestro Rodolfo Lipizer”, impegnata a diffondere la cultura musicale. Recentemente le facciate esterne sono state oggetto di interventi di manutenzione.
Murature portanti in mattoni di laterizio; solai e copertura in legno; manto in coppi.
Drascek G./ Drascek L., L’edificio scolastico di Via Ponte Isonzo dedicato al volontario irredento Guido Brass (1896-1915). Da giardino fröbeliano a sede dell’Associazione e della Biblioteca “Rodolfo Lipizer”, Mariano del Friuli (GO) 2014