L’edificio a tre piani presenta una planimetria costituita da un rettangolo parallelo al corso Verdi, cui si aggregano, perpendicolarmente sul retro, due elementi allungati e dall’impianto irregolare. La facciata principale si caratterizza per la sobrietà dell’organizzazione delle aperture, rigorosamente distribuite secondo uno schema simmetrico che le ripartisce lungo i tre piani dell’edificio. Al centro del piano terra rivestito in bugnato, si apre il portale d’ingresso colonnato, di gusto classicista. L’ingresso è posto in posizione mediana rispetto alla facciata principale. La distribuzione interna avviene tramite un corridoio a C che percorre il fabbricato. I vani scala sono posti sul retro in posizione laterale. Il severo prospetto principale è organizzato simmetricamente ed è caratterizzato dal lieve aggetto delle due porzioni laterali. Il piano terra è rifinito da un rivestito in bugnato. L’asse del fronte sul corso è segnato dall’arcone d’ingresso a tutto sesto, affiancato da colonne con capitello ionico e da due nicchie ricavate nella muratura. Il portale, leggermente sporgente dal filo murario, è sormontato da uno spesso architrave e da un frontone. Le numerose aperture rettangolari con cornice modanata sono disposte con regolarità; solo le finestre laterali del primo piano sono dotate di timpani. Un cornicione dentellato conclude l’edificio. La copertura è a padiglione, con manto in coppi di laterizio.
L’edificio, ideato come scuola alla fine dell’Ottocento, per lungo tempo ha ospitato l’Istituto magistrale femminile “Slataper”. Da diversi anni lo stabile è la sede del Comando provinciale dei Carabinieri. Probabilmente, al nucleo originario lungo il corso Verdi, sono stati aggiunti in seguito i corpi di fabbrica laterali.
Fondazioni in pietra, struttura portante in muratura di mattoni, copertura con struttura in legno e rivestimento in laterizio.