facciata principale: MUSEO
facciata laterale: MUSEO
Il palazzo si presenta compatto e dalle linee semplici. Casa Formentini è quella più vicina alla quattrocentesca chiesa di Santo Spirito. Costituisce l’edificio di testa di quello che oggi è il complesso museale di Borgo Castello. A sud-est sorge in aderenza alla casa cinquecentesca di Simone Tasso; il lato opposto, rivolto verso il Castello, risulta invece strombato. L’edificio sorge su un declivio. Il fronte strada si innalza per tre piani fuori terra con un piano seminterrato, mentre il retro risulta più alto del prospetto principale. Il palazzetto a pianta quasi quadrata, presenta in facciata, sopra il portale d’ingresso, un balconcino in pietra, dalla balaustra in semplici pilastrini, poggiante su mensoloni con profilo a volute doppie. Le finestre della facciata principale e del fronte sul retro sono ripartire in modo regolare e sono riquadrate in pietra, con cimase e davanzali modanati. Il prospetto posteriore è caratterizzato, al primo piano, da un balconcino con ringhiera in ferro battuto. Dalla sala d’ingresso al piano terreno e dalle sale centrali degli altri piani, attraverso aperture ad arco a tutto sesto, si accede alla scala, la quale prende luce da finestrelle nel muro di fianco rivolto verso il castello. Il piano seminterrato è coperto da volte a crociera.
Fino all’epoca medioevale, a Gorizia, tra il castello e la cerchia esterna delle mura, esistevano decine di case a un solo piano di modeste dimensioni, accostate l’una all’altra o divise da strette viuzze. Di certo non vi erano ampi e sontuosi palazzi. Nel Cinquecento Simone Tasso (1488-1562), sovrintendente dei corrieri postali imperiali, acquista un fondo in Borgo Castello per costruirvi il nucleo originario della sua residenza. Nella seconda metà del Cinquecento, Vito Dornberg, rappresentante di spicco di una delle casate goriziane più in vista, fa costruire la sua di casa in Borgo Castello, attigua alla dimora di Tasso. Dagli anni Sessanta del Cinquecento, Vito Dornberg inizia ad acquistare, accorpare e ampliare le varie abitazioni di Borgo Castello, includendo pure la casa di Simone Tasso. Il complesso edilizio - completato successivamente e trasformato in una ricca residenza signorile - nel corso nel Seicento e del Settecento, subisce una serie di frazionamenti e smembramenti. Nel frattempo viene realizzato un nuovo palazzo in aderenza alla casa Tasso, divenuto successivamente di proprietà della famiglia Formentini. Nell’Ottocento le case Dornberg e Tasso vengono acquistate, riunite e trasformate dal sacerdote bolognese Giovanni Contavalle, fondatore dell’Istituto delle Orfanelle. Negli anni a seguire l’orfanotrofio si sviluppa, espandendosi anche negli edifici adiacenti. Nel 1874, per volere della contessa Matilde Coronini, viene costruita una chiesetta a servizio dell’orfanotrofio Contavalle, in aderenza alle case Dornberg e Tasso. A questo punto il complesso acquisisce una fisionomia molto compatta, con il completamento della continuità del fronte strada. Il palazzo Formentini viene acquistato dall’amministrazione provinciale che lo adibisce a sede museale. Nel 1939, infatti, le collezioni storico-artistiche vengono trasferite nella nuova sede di casa Formentini in Borgo Castello, mentre il Museo della Guerra e della Redenzione rimane a Palazzo Attems. A dirigere la sezione di storia ed arte viene incaricato lo studioso Ranieri Mario Cossar (Gorizia, 1884 – Trieste, 1963). Dopo la dismissione dell’orfanotrofio nel 1969, all’inizio degli anni Ottanta del Novecento, l’amministrazione provinciale di Gorizia acquista anche le vicine case Tasso e Dornberg, nonché la cappella tardo ottocentesca. Negli anni Ottanta gli stabili, finalmente riuniti in un unico complesso edilizio, sono interessati da un imponente serie di lavori di restauro, per farne la sede del polo museale di borgo Castello.
Muratura di pietrame, intonacata. Il piano seminterrato è coperto da volte a crociera. Solai di legno. Struttura di copertura in travi di legno e manto di copertura in coppi.
Masau Dan M./ Delneri A., Il Castello di Gorizia e il suo Borgo, Mariano del Friuli (GO) 1991
Tavano S., Il castello di Gorizia e il suo borgo, Trieste 1978