Cappella Dornberg, Gorizia

Localizzazione
Gorizia (GO)
Oggetto
cappella
Denominazione
Cappella Dornberg
Altra denominazione
cappella dell'orfanotrofio Contavalle, cappella Dornberg
Uso storico
chiesa
Uso attuale
museo/ sala conferenze
Codice scheda
A_2293

In facciata l’ingresso, posto centralmente, è evidenziato da due lesene poste ai suoi lati che sorreggono un architrave con modanature. Il portale d’accesso, dal profilo ad arco a tutto sesto, ha un portone di legno a doppia anta con semplici specchiature e rosta in ferro battuto. Più in alto, lateralmente al portale, vi sono due finestre anch’esse ad arco. Poco sopra, in asse con il portale, si apre un rosone. Danno slancio verticale alla facciata due rilievi laterali simili a lesene che arrivano fino al cornicione del tetto a capanna. L’interno della cappella è ad aula unica, con una pianta rettangolare di 12,60 x 6,30 metri, racchiusa tra i muri delle due abitazioni preesistenti. Nell’attuale destinazione museale l’ex chiesetta è utilizzata quale sala convegni. Prima della costruzione della cappella tardo ottocentesca questo spazio in origine corrispondeva ad un cortile di separazione fra la casa Tasso a nord e la casa Dornberg a sud. Accorpando i tre edifici per farne un complesso museale si sono dovute superare delle difficoltà progettuali, creando degli attraversamenti orizzontali tra gli edifici posti a quote differenti. Per dare continuità ai percorsi espositivi si è sfruttato il ballatoio sovrastante l’ingresso della chiesa, mentre sul retro si è realizzato un nuovo ballatoio di collegamento. Sul retro della chiesa, un ambiente collegato all’adiacente casa Dornberg presenta una interessante copertura voltata. Esternamente una piccola monofora campanaria si innalza dal tetto.

La chiesetta, dalle linee molto semplici, è situata in Borgo Castello e viene eretta nel 1874 per volere della contessa Matilde Coronini. La cappella è realizzata in aderenza a due abitazioni patrizie preesistenti, casa Dornberg e casa Tasso. In questo modo viene colmato il vuoto rappresentato da una stretta viuzza che separava le due residenze. Nel corso dell’Ottocento le due case vengono acquistate, riunite e trasformate dal sacerdote bolognese Giovanni Contavalle, fondatore dell’Istituto delle Orfanelle. Negli anni a seguire l’orfanotrofio si sviluppa, espandendosi anche negli edifici adiacenti. A seguito della realizzazione della cappella il complesso acquisisce una fisionomia molto compatta, con il completamento della continuità del fronte strada. All’inizio degli anni Ottanta l’amministrazione provinciale di Gorizia acquista il complesso edilizio di Borgo Castello, costituito dalle due dimore storiche e dalla cappella centrale. Tra il 1984 e il 1989 vengono eseguiti i lavori di restauro e di trasformazione al fine di ospitare gli spazi espositivi dei musei provinciali. Oggi trovano posto il Museo della Guerra e il Museo della Moda e delle Arti Applicate.

Muratura in pietrame, intonacata. Struttura di copertura in travi di legno e manto di copertura in coppi.

BIBLIOGRAFIA

Masau Dan M./ Delneri A., Il Castello di Gorizia e il suo Borgo, Mariano del Friuli (GO) 1991

Tavano S., Il castello di Gorizia e il suo borgo, Trieste 1978

Dove si trova