recto, in basso: DE DENARO FURIO EX LIBRIS
Nel presente ex libris de Denaro si rappresenta di profilo in una gabbia in compagnia del gufo, presente, spesso, nella iconografia dell’artista e animale tutelare. Egli regge con la mano sinistra un grappolo d'uva. Le linee sono dettagliate e nette, creando un effetto ricco e definito. L’artista sviluppa nei suoi autoritratti un segno che risulta essere sempre più predominante sulla forma, rivelando un certo narcisismo e una metodologia a lui cara. Ha spesso reinterpretato lo stesso soggetto con piccole variazioni, come nei suoi autoritratti realizzati con tecniche a grafite, silografiche e calcografiche. Con precisione geometrica, incide la matrice in legno, creando segni nitidi che suggeriscono un ordine apparente, contenendo un caos nascosto dalla gabbia. Questo caos emerge attraverso un grafismo nervoso e luci taglienti, evidenti anche nei suoi paesaggi. Dopo aver progettato la composizione generale, de Denaro utilizza il bulino per descrivere liberamente il soggetto, giocando su valori come staticità e movimento, creando così un equilibrio tra ordine e dinamismo. L'artista triestino (1956-2012), attivo tra il 1979 e il 2011 come incisore, xilografo e storico dell'arte, si è dedicato in prevalenza a una produzione artistica di piccolo formato. La stampa in esame, assieme ad altri lavori del maestro, è stata donata da Roberta Dittura e William Jacopo de Denaro all'Università degli Studi di Trieste in occasione del Centenario dell'Ateneo.
Furio De Denaro, Furio De Denaro. Arte e scienza dell'incisione, Pisa 2012
Minima eleganza, Una minima eleganza. Ex libris & piccola grafica dalla collezione Ferruccio Proverbio, Crema 2023