Foujita Léonard Tsuguharu, XX

L'autoritratto con gatto, firmato e datato 1927, mostra l'artista seduto alla sua scrivania con lo sguardo rivolto all'osservatore; si regge il mento con la mano destra che impugna anche una matita, mentre l'altra è appoggiata sul foglio di carta posto sul tavolo, dove ci sono anche una scatolina e una gomma. Dietro la spalla destra fa capolino la testa di un gatto che gli fa le fusa, mentre sullo sfondo a destra è appeso un disegno con una testa femminile di profilo. La stampa evidenzia le eccellenti qualità di incisore dell'artista giapponese, che impagina la scena su assi sghembi con maestria e delinea le forme con un tratto purissimo, di grande nitore e rigore. Il segno è particolarmente fine nella delineazione delle figure, colte con una grande aderenza al dato naturale, e si fa più incisivo nel fitto tratteggio incrociato per la resa degli effetti plastici e chiaroscurali. Giustamente Bergamini (in Bergamini - Reale 1998) segnala che la stampa deriva con alcune modifiche dalla parte centrale del dipinto intitolato Ritratto dell'artista, eseguito da Foujito nel 1926 e conservato al Musée des Beaux Arts di Lione. S. Buisson (2001) cita un altro esemplare della stampa di collezione privata, che è di uno stato precedente perchè non presenta la scritta in basso a destra entro la parte figurata "Grave par Foujita 1927". Inoltre alla Bibliothèque Nationale di Parigi è conservato un ulteriore esemplare della punta secca (inv. DE-20 FOL, t.1, cfr. Sacquin 2010) che presenta entro la parte figurata la firma in alto a destra "Tsuguharu" in giapponese e "Fujita", e in basso a caratteri a stampa "PORTRAIT DE L'ARTIST" a sinistra, "CHALCOGRAPHIE DU LOUVRE" al centro, "POINTE SÈCHE DE FOUJITA" a destra.