La litografia copia un disegno del chioggiotto Natale Schiavoni e fu eseguita da un anonimo litografo probabilmente triestino nell'occasione della pubblicazione degli "Scritti inediti" di Domenico Rossetti, editi in due tomi a cura di Cesare Pagnini nel 1944. La stampa infatti compare nel I volume, ante pag. 9, ed è corredata da una didascalia che rende noto come il disegno originale dello Schiavoni fosse allora di proprietà di un erede del Rossetti, Domenico Rossetti di Scander, mentre oggi appartiene a Antonio Rossetti de Scander. L'effigiato, nato nel 1774 e morto nel 1842, non mostra più di quarant'anni, perciò si può supporre che il disegno dello Schiavoni sia stato eseguito tra il 1810 e il 1814 circa. E' evidente che l'esemplare sciolto della litografia è entrato a far parte delle collezioni del Museo post 1944 e infatti è menzionato nell'inventario topografico della sezione iconografica petrarchesca piccolominea, redatto nel 1951 (cfr. Nodari 2005).
Nodari F., La sezione iconografica della raccolta petrarchesca piccolominea della Biblioteca civica "A. Hortis" di Trieste, in Le collezioni del Museo petrarchesco piccolomineo nella Biblioteca "A. Hortis" di Trieste, Firenze 2005