Faucci Raimondo, XVIII

Oggetto
stampa di riproduzione
Soggetto
storie della vita di Enea Silvio Piccolomini
Autore
Faucci Raimondo (notizie 1760-1793) - incisore
Faucci Raimondo (notizie 1760-1793) - disegnatore
Pinturicchio (1454 ca./ 1513) - inventore
Editore
Rossi Francesco Saverio
Cronologia
1770 - 1771
Materia e tecnica
acquaforte/ bulino
Codice scheda
S_3715
Collocazione
Trieste (TS)
Biblioteca civica Attilio Hortis
Biblioteca civica A. Hortis. Museo petrarchesco piccolomineo

La serie completa di 10 stampe all'acquaforte e bulino fa parte della sezione iconografica piccolominea della raccolta petrarchesca piccolominea. Purtroppo per la sezione iconografica piccolominea manca quasi del tutto il materiale documentario che attesti il suo sviluppo: è probabile che Rossetti l'abbia considerata meno importante rispetto a quella petrarchesca, e questo potrebbe spiegare perché non la menzioni nel catalogo della raccolta del 1822, come fa con quella relativa al Petrarca, anche se si sa per certo che a quella data egli aveva già iniziato a raccogliere del materiale riguardante Pio II, come documenta una sua lettera inviata il 17 dicembre 1819 a Gaetano Cattaneo, conservatore del Regio Gabinetto Numismatico di Milano (Nodari 2005). La sezione iconografica piccolominea non viene stranamente menzionata nemmeno nell'Inventario ed estimo della libreria relitta dal defunto Dr. Domenico de Rossetti (PETR. Ms I 76). Quindi essa viene citata per la prima volta e in modo sintetico quando è già di proprietà della Biblioteca Civica dal bibliotecario De Lugnani, nel suo Catalogo dei manoscritti delle sezioni Petrarchesca e Piccolominea (PETR. Ms I 92), databile tra il 1850-51 e il 1857, nella parte che egli chiama "Miscellanea figurata appartenente alla II sezione Piccolominea". La serie in esame è menzionata per la prima volta da Francesco De Fiori, successore del De Lugnani, in una pubblicazione del 1862 come: "Dieci Incisioni in rame d'invenzione di Raffaello d'Urbino, dipinte da Pinturich (sic) e delineate e incise da Raimondo Faucci, dedicate dal tipografo Francesco Saverio Rossi: "Generosae Picolomineorum Familiae" che riassumono i punti importanti della Storia di Pio II" (De Fiori 1862). De Fiori dà un elenco dettagliato di una serie di incisioni, medaglie e impronte di medaglie della sezione iconografica piccolominea e, a quanto ci è dato sapere, il gruppo da lui menzionato doveva essere proprio la collezione iconografica piccolominea raccolta da Rossetti, dato che fino al 1862 nessun nuovo acquisto per la sezione è citato nei Cataloghi annuali della Petrarchesca e Piccolominea dall'anno 1850-51 all'anno 1869 (PETR. Ms I 86). Le 10 incisioni copiano gli affreschi con le Storie della vita di Enea Silvio Piccolomini, commissionate nel 1502 da Francesco Piccolomini a Bernardino di Betto detto il Pintoricchio (Perugia 1454 ca/ Siena 1513), e dipinte dall'artista a partire dal 1503/1505 fino al 1507 sulle pareti della Libreria Piccolomini nel Duomo di Siena (cfr. Silvestrelli 1987). Già il Vasari aveva affermato che "gli schizzi e i cartoni di tutte le storie furono di mano di Raffaello d'Urbino", ma la critica contemporanea ha di molto ridotto la collaborazione del giovane Raffaello all'impresa, documentata comunque da due cartonetti autografi dell'urbinate. Ecco perchè nelle stampe in esame compare sempre il nome di Raffaello quale inventore delle scene. L'autore della serie di stampe è Raimondo Faucci (notizie 1760-1793), nipote di Carlo Faucci e assai probabilmente suo allievo, che lavorò in alcune imprese calcografiche nel campo dell'editoria: suoi sono i Ritratti di Clarice Medici, Lorenzo de' Medici e Lucrezia de' Medici incisi su disegno di G. Zocchi che compaiono nella "Chronoligica series simulacrorum regiae familiae Mediceae centum expressa toremus", edita a Firenze da Giuseppe Allegrini nel 1761. Sempre per lo stesso editore disegna e incide alcuni ritratti per la "Serie di ritratti d'uomini illustri toscani con gli elogi istorici dei medesimi", stampata a Firenze nel 1766-1773 in 4 volumi. Nel 1775 una sua stampa appare nel IV volume dell'opera di Cesare Orlandi "Delle città d'Italia e sue isole adiacenti...", pubblicata in 5 volumi a Perugia presso Mario Riginaldi nel 1770-1778. E ancora esegue le tavole per la "Descrizione delle pitture sculture e architetture... della città di Ascoli nella Marca" di Baldassarre Orlandini, edita a Perugia nella stamperia Baduelliana nel 1790, e incide l'antiporta per "L'Adunanza tenuta dagli Accademici della augure Colonia de' Forti...", uscita a Perugia presso Carlo Baduel nel 1791 e per le "Gesta e dottrina del serafico dottore S. Buonaventura..." edite a Macerata da Antonio Cortesi nel 1793. Abrami Calcagni (1995) cita una serie di stampe di Faucci tratte dagli affreschi della Libreria del Duomo di Siena, incise nel 1760 su disegno di Lorenzo Feliciati e a me ignote, mentre Partsch (2003) data la serie in esame al 1760/1770. Ma le due date 1770 e 1771 presenti sulla IV, VI e VII stampa del gruppo attestano che l'opera fu eseguita agli inizi degli anni Settanta. Lo stile del Faucci è caratterizzato tra un tratto incisorio minuto e corsivo, in cui un fitto tratteggio ad incroci diagonali risaltato dall''uso del bulino rende la struttura plastica delle forme e i chiaroscuri.

BIBLIOGRAFIA

Partsch S., Faucci, Raimondo, in Saur. Allgemeines Künstler-Lexikon. Die Bildenden Künstler aller Zeiten und Völker, München/ Leipzig 2003, XXXVII-45-

De Fiori F., Dalle raccolte rossettiane di cose del Papa Pio II, in Documenti raccolti e pubblicati in occasione di collocazione di busti enei sulla facciata del Duomo di Trieste in onore di Enea Silvio Piccolomini Vescovo di Trieste poi Papa Pio II di Andrea Rapicio Vescovo di Trieste, consigliere imperiale e di Rin, Trieste 1862

Nodari F., La sezione iconografica della raccolta petrarchesca piccolominea della Biblioteca civica "A. Hortis" di Trieste, in Le collezioni del Museo petrarchesco piccolomineo nella Biblioteca "A. Hortis" di Trieste, Firenze 2005

Abrami Calcagni A., Faucci, Carlo, in Dizionario Biografico degli italiani, Roma 1995, XLV-63-

Silvestrelli M. R., Pintoricchio/ Bernardino di Betto, detto, in La pittura in Italia. Il Quattrocento., Milano 1987, II-2