in basso a destra: G. de Chirico
in basso a sinistra: 6/75
Figure sedute con teste di manichini. In corrispondenza dei busti immagini architettoniche sovrapposte e rovine. L'opera fa parte di un nucleo di dipinti, disegni e stampe che furono di proprietà dell'ingegner Roberto Ruini ed entrarono nelle raccolte civiche con il nome di Collezione Ruini-Zacchi. Gli eredi dell'ingegner Ruini donarono tale collezione all'associazione "La Nostra Famiglia" dalla quale il Comune di Pordenone con un contributo della Regione la acquistò attraverso un iter iniziato nel 2000 e concluso nel 2002. Le opere della collezione, già in comodato presso il museo, vennero presentate al pubblico nel 1999 con una mostra a Pordenone. L'opera fu stampata nel 1927 a Milano, a cura di Lamberto Vitali e Giovanni Scheiwiller, come foglio della cartella Graphica Nova. II Serie. Incisioni di Bartoli, Carrà, De Chirico, Funi, Morandi Tosi. Esiste una versione anteriore, documentata da una sola prova di stampa (collezione Vitali) dello stesso soggetto raffigurato in controparte. L'immagine riprende, nell'avvicinamento delle tue teste inespressive, "Il poeta e la sua musa" (1921, Philadelphia Museum of Art), mentre l'inserimento di elementi architettonici nel busto si trova già nel dipinto Les jeux terribles (1925). Del 1927 è inoltre Le deux archéologues, versione pittorica dello stesso soggetto. Agli anni immediatamente successivi risalgono inoltre una versione litografica a colori degli "Archeologi" destinata alla cartella Metamorphosis (Parigi, 1929), e una nuova acquaforte inserita nella monografia sull'artista ad opera di Waldemar George (Chroniques du Jour, 1928). (Cfr. Maria Elena Versari, La Colezione Ruini, 2003, p. 32).
Collezione Ruini, La collezione Ruini per la galleria d'arte moderna, Trieste 2003
Vastano A., Giorgio De Chirico : catalogo dell'opera grafica, 1921-1969, Bologna 1996
Giorgio De Chirico, Giorgio De Chirico : catalogo delle opere grafiche, 1921-1969, Milano-Roma 1969