Franco Battista, XVI

Oggetto
stampa di invenzione
Soggetto
allegoria della nobiltà
Autore
Franco Battista (1510 ca./ 1561) - inventore/ disegnatore/ incisore
Editore
Franco Giacomo
Cronologia
1560
Materia e tecnica
carta/ acquaforte, bulino
Misure impressione
mm - altezza 160, larghezza 180
Misure foglio
mm - altezza 321, larghezza 477
Codice scheda
S_8540
Collocazione
Gorizia (GO)
Palazzo Coronini Cronberg
Fondazione Palazzo Coronini Cronberg
Iscrizioni

L'importanza che Battista Franco attribuiva alle proprie incisioni è testimoniata dalla grande cura riservata alla loro preparazione, basata, esattamente come avveniva per le opere pittoriche, sull'esecuzione di un gran numero di disegni. Non era inoltre insolito che studi originariamente destinati a un dipinto venissero poi utilizzati anche per le incisioni, come accadde nel caso di alcuni motivi elaborati per gli affreschi della cappella Grimani in San Francesco della Vigna, eseguiti nel 1560. All’artista veneziano spettano la lunetta sopra l’altare, dominata al centro da una scena della “Resurrezione”, e la serie di figure allegoriche, angeli e virtù che, inseriti in ricche incorniciature di stucco dorato alternativamente di forma quadrata e circolare, occupano i quindici scomparti della volta a botte. Caratterizzate da scorci accentuati e ardite prospettive di sotto in su, alcune di queste composizioni servirono da modello per un gruppo di incisioni, tra cui quella in esame, che Bartsch, anche in considerazione della presenza su alcune di esse dell’iscrizione “Batista Franco fecit”, inserisce senza esitazione nel catalogo dell’artista veneziano. Il soggetto della stampa in esame viene identificato, senza alcuno specifico fondamento, come una personificazione della "Speranza". Va segnalata invece la strettissima affinità esistente con l'immagine della "Nobiltà", una donna seduta su un leone, con il braccio allungato nell'atto di porgere una corona, contenuta nel libro delle "Sorti intitolate Giardino di Pensieri" di Francesco Marcolini. L’esemplare in esame, ottenuto attraverso una cattiva impressione che ha reso scarsamente leggibile la porzione dell’immagine all’estrema sinistra, è stampato sul verso dello stesso foglio già utilizzato, sul recto, per un’altra stampa di Battista Franco, i “Sei animali in un paesaggio”. Poiché in corrispondenza della metà del foglio appare molto evidente il segno di una piegatura, si può ipotizzare che fosse originariamente montato in un volume, secondo una sistemazione che consentiva la visione di entrambe le immagini. In effetti questa doppia impressione sembrerebbe essere stata realizzata appositamente per il secondo libro del “De excellentia et nobilitate delineationis libri duo”, il manuale pubblicato nel 1611 da Giacomo Franco.

BIBLIOGRAFIA

Bragaglia Venuti C., Schede, in Stampe del XV e del XVI secolo, Gorizia/ Torino 2011