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L'affollata composizione raffigura l'incontro tra Abramo, di ritorno a Gerusalemme dopo la vittoria sugli Elemiti, e il gran sacerdote Melchisedec che gli impartì la propria benedizione offrendogli pane e vino. Ideata dallo stesso Battista Franco, come prova il disegno preparatorio, in controparte e con alcune piccole varianti, conservato al British Museum, la stampa è collocabile nella seconda metà degli anni Quaranta quando, in concomitanza con il soggiorno marchigiano, nella produzione dell’artista si fece più sensibile l'influenza del linguaggio raffaellesco. Tale svolta, riconducibile anche al rapporto con il pittore Girolamo Genga, che nel 1545 l'aveva introdotto presso la corte del duca Guidobaldo II, fu certamente favorita dal rinnovato interesse verso le stampe del maestro urbinate, maturata nell'ambito della fabbrica di maioliche di Casteldurante, dove Battista Franco era stato chiamato a operare come disegnatore.
Bragaglia Venuti C., Schede, in Stampe del XV e del XVI secolo, Gorizia/ Torino 2011
Bragaglia Venuti C., Schede, in L'arte nel segno. Uno sguardo alla collezione di stampe della Fondazione Palazzo Coronini Cronberg, Gorizia 1998