nel margine superiore: TITIANI VECELLII PICTORIS CELEBERRIMI AC / FAMOSISSIMI VERA EFFIGIES
nel margine inferiore: ILL.MO ET R.MO D.DNO HENRICO CAETANO S.R.E. CARD. AMPL.MO BON.Æ LEGATO / EXIGVVM HOC MVNVS IMAGINIS TITIANI PICT. CVIVS NOMEN ORBIS CONTINERE NON VALET SVBMISSE DICAT SACRATQVE / HVMILL.S DEDIT.S Q. SERVVS AVGVST. CARRATIVS.
in basso a destra: 1587
Si ritiene che questo bulino, considerato una delle prove più significative dell'arte incisoria di Agostino Carracci (cfr. inv. 3694), sia esemplato sull'autoritratto di Tiziano oggi conservato a Berlino. In effetti tra il dipinto e l'incisione si possono cogliere puntuali rinvii, ma anche alcune varianti. Nel bulino la figura risulta in controparte rispetto alla tela ed è limitata al volto e a parte della pelliccia, sotto la quale il pittore indossa una veste scura dal colletto bianco, che costituisce così un'importante punto di luce; la variante di maggiore rilievo riguarda l'assenza della catena donata da Carlo V, un elemento importante per l'immagine di sé che Tiziano consegnava ai posteri e che ricorre costantemente nei suoi ritratti, in quanto indicazione del suo stato sociale e prestigio artistico. Ci sono diverse supposizioni in merito a questo episodio, da una parte Bury considera strano che Agostino abbia omesso la catena in una stampa che voleva essere una celebrazione di Tiziano, e ritiene pertanto probabile la derivazione da una versione diversa del ritratto; dall'altra Bohn suppone che Agostino abbia volutamente tralasciato di riportarla, preferendo far risaltare i contrasti tonali, così da rendere evidente il grado di eccellenza cui era pervenuta la sua tecnica.
Brazza S., Schede, in Stampe del XV e del XVI secolo, Gorizia/ Torino 2011
Brazza Caiffa S., Schede, in L'arte nel segno. Uno sguardo alla collezione di stampe della Fondazione Palazzo Coronini Cronberg, Gorizia 1998