ara/ funeraria, con iscrizione, ambito aquileiese, I-II d.C.

Oggetto
ara/ funeraria, con iscrizione
Classe
ARREDI/ ARREDI FUNERARI
Soggetto
Medusa - gorgoneion; eroti
Ambito culturale
ambito aquileiese
Cronologia
80 d.C. ca. - 120 d.C. ca.
Materia e tecnica
calcare di Aurisina/ scalpellatura/ levigatura
Misure
cm - altezza 258, larghezza 146, profondità 107
Codice scheda
RA_19020
Luogo di reperimento
Friuli Venezia Giulia; Aquileia (UD); Sant'Egidio
Collocazione
Aquileia (UD)
Villa Faraone-Cassis
Museo archeologico nazionale di Aquileia
Iscrizioni

Ara-ossuario completa di zoccolo, dado e coronamento. Lo zoccolo è articolato in una modanatura composita: base liscia a due fasce digradanti, toro, gola rovescia, cavetto. Il dado è corniciato sulla fronte e sulle due facce laterali da un listello e una gola rovescia. Il coronamento, lavorato a parte, è costituito da una cornice aggettante cm 17 con modanatura composita (ovolo liscio, tre listelli digradanti, gola diritta, ovolo liscio) e da un blocco parallelepipedo, della stessa larghezza e profondità del dado, la cui fronte è articolata in partiture mediante sottili listelli lisci: fregio di base che continua anche sulle facce laterali, timpano, vele, pulvini (sagomati plasticamente ai lati, ma lisci). Il lato posteriore è solo sbozzato, anche la cornice superiore, resa solo nell’ingombro. Lo zoccolo, che è una parte di secondaria importanza, è in calcare d’Aurisina “fiorito”, di qualità inferiore.

La tribù Claudia comprendeva i cittadini delle vicine città romane di Concordia e Iulium Carnicum (Zuglio). Si osservi che il figlio della sorella Papia Marcella ha derivato il cognomen Marcellinus dalla madre, mentre il nomen Arellius dal padre. La fiaccola rovesciata e il fiore di papavero sono simboli del sonno eterno. Gli eroti presentano forme morbide e tondeggianti (cfr. le pieghe dell’adipe), ben rifinite nei dettagli (cfr. le mani e i piedi). Lo schema iconografico dell’erote reggente una corona e stante poggiato a un pilastro con drappo è attestato dall’epoca claudia (cfr. l’ara di C. Oetius Rixa: Scrinari 1972, n. 376). Le partizioni e i motivi decorativi del coronamento sono confrontabili con la coeva ara di L. Iulius Pansa (Scrinari cit., n. 386 = RA 19032) Le pupille degli occhi e i riccioli dei capelli, segnati al centro con un foro di trapano, sostengono la datazione proposta.

BIBLIOGRAFIA

Lettich G., Itinerari epigrafici aquileiesi. Guida alle epigrafi esposte nel Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, in Antichità Alto Adriatiche, Trieste 2003, 50

Dexheimer D., Oberitalische Grabaltäre. Ein Beitrag zur Sepulkralkunst der römischen Kaiserzeit (BAR International Series 741), Oxford 1998

Brusin J.B., Inscriptiones Aquileiae, Udine 1991-1993, 3

Catalogo sculture, Catalogo delle sculture romane. Museo archeologico di Aquileia., Roma 1972