Pettine a un filare di denti; presa leggermente arrotondata a doppia costola a sezione semicircolare, fissata con sei perni in ferro; le costole, rastremate alle estremità, sono decorate su entrambe le facce con quattro incisioni lineari orizzontali diposte a coppie lungo i margini e delimitate ai lati da due fasce di tratti verticali
I pettini, attestati frequentemente nei corredi funebri maschili e femminili in età tardo-antica e altomedievale sia in tombe della popolazione autoctona sia di quella germanica, non subiscono variazioni formali che possono fornire indicazioni cronologiche precise. Tuttavia esistono due tipi fondamentali, in base alla presenza di uno oppure di due filari di denti. I numerosi pettini rinvenuti nella necropoli di S. Stefano documentano entrambi i tipi. Il pettine della tomba n. 26 appartiene al tipo a un filare di denti con impugnatura superiore, come quelli delle tombe nn. 1, 23 (ID 9430) e 27 (ID 15076) di questa necropoli
Necropoli S. Stefano, La necropoli di S. Stefano «in Pertica», Campagne di scavo 1987-1988, Città di Castello 1990