arca,aqua,beta,boia (prima colonna)/cera,cela,doma,data (seconda colonna)/ exta,ebur,faba,faex /terza colonna).Significano arca=cassa,beta=bietola, boia=collare di legno per gli schiavi, cela= scalpelli?,doma=terrazzo,faex=feccia,exta=viscere,ebur=avorio.
Mattone romano di pasta gialla sulla cui faccia qualcuno tracciò dodici parole in corsivo prima dell'essicazione. Le parole sono disposte su tre colonne e quattro righe; cominciano a due a due con le prime 6 lettere dell'alfabeto. Sono tutte bisillabe, meno l'ultima:le prime due parole della terza colonna sono scritte un po' più a sinistra.
Il mattone per le sue parole alimentò la curiosità generale. Se ne occupò Degrassi che scrisse una relazione più volte ristampata, ne scrisse don Martin e di Ragogna ricostruì le vicende nel suo libr "Cordenòns"(1971) Nel 1949 sempre nella zona chiamata Taviela furono portte via "carrate" di laterizi affiorati durante le arature.
Degrassi A., Mattone romano con esercitazione di scrittura, in Notizie degli Scavi di Antichità, Roma 1938, XIV
Degrassi A., Una scuola elementare del I secolo, in Catalogo ufficiale della XV Fiera campionaria del Friuli Venezia Giulia- Pordenone 26 agosto- 10 settembre 1961, Pordenone 1961
Brusin G.B., Gli scolari di Roma scrivevano su mattoni, in Il Gazzettino del Lunedì, 1949/05/16
Martin P., La terra pordenonese sotto l'impero romano, in La Panarie, Udine 1947, XV
Martin P., Orme di Roma sulla terra pordenonese, in Il Popolo, Pordenone 1939/06/04