croce, ambito longobardo, VII d.C.

Crocetta in lamina d'oro, di forma quasi equilatera, con i bracci trapezoidali allungati; i quattro bracci sono decorati alla base con un volto piriforme frontale con i capelli discriminati centralmente e disposti verso i lati; sotto i volti, due volute contrapposte; segue un intreccio animalistico, in II stile, di due animali di cui si distinguono due teste, due corpi nastriformi e due zampe, il tutto entro perlinatura laterale; centralmente vi è un clipeo con un cervo gradiente a sinistra e incorniciato da un cordone tra due cerchi perlinati. Presenta 16 fori per l'applicazione: due alle estremità e due alla base di ciascun braccio. rinvenuta sulla testa dell’inumato.

Simili oggetti venivano cuciti su un velo o su un sudario posto sul capo del defunto. Dalla necropoli di S. Stefano ne provengono nove. La figura del cervo, legata alla simbologia cristiana (Salmo 41,1) si riscontra su altre crocette, da S. Stefano e da Casina Mercurina (PV); per la decorazione dei bracci si avvicina a una croce della stessa necropoli cividalese (t. 2), presumbilmente opera di uno stesso artigiano (ROTH 1973, pp. 143-144)