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Busto maschile seminudo con corto panneggio che ricade sulla spalla sinistra. Muscoli pettorali non molto accentuati, linea alba diritta. Testa leggermente volta verso destra. Capigliatura a corte ciocche ricciute, solamente sbozzate nella parte superiore del capo, tenute ferme da una tenia. Orecchie non visibili. Fronte bassa. Occhi incavati, lisci. Naso dritto. Bocca carnosa. Baffi e barba a folte e ricciute ciocche. Barba con scriminatura centrale.
Si tratta di un busto di ottima fattura. V. Scrinari, basandosi in particolare sulla proposta di identificazione di S. Stucchi (S. Stucchi, Il ritratto di Pitagora, Gorizia 1950, fig. 2), vi riconosce un ritratto del filosofo Pitagora. Tale interpretazione, per quanto plausibile, non sembra del tutto sicura. Si veda ad esempio il clipeo con busto di Pitagora in R.R.R. Smith, Late Roman Philosophers, in Aphrodisias Papers, 2, Ann Arbor 1991, p. 152, n. 6, fig. 7. Non si è trovato un confronto stringente neppure in R. von den Hoff, Philosophenporträts des Früh-und Hochhellenismus, München 1994. In via del tutto ipotetica si suggerisce la possibile identificazione con un ritratto di un re ellenistico. Tali figure erano spesso caratterizzate da diademi o tenie tra i capelli (R.R.R. Smith, Hellistic Royal Portraits, Oxford 1988, pp. 34-38). La datazione proposta da V. Scrinari all’età antonina, dalla metà del II sec. d.C., sembra plausibile visto l’utilizzo limitato del trapano e la resa della barba e della capigliatura.
Catalogo sculture, Catalogo delle sculture romane. Museo archeologico di Aquileia., Roma 1972