Museo archeologico nazionale di Aquileia, archeologico

Museo archeologico nazionale di Aquileia

Localizzazione
Aquileia (UD)
Villa Faraone-Cassis
Denominazione
Museo archeologico nazionale di Aquileia
Tipologia
archeologico

Le collezioni del Museo, ospitate sin dal 1882 nella ottocentesca Villa Faraone-Cassis, offrono una visione “a tutto tondo” della ricca cultura materiale che caratterizzò Aquileia e il suo territorio nell’antichità, evidenziando il ruolo di primo piano della città romana negli scambi commerciali e culturali, così come nelle attività artistiche e manifatturiere. Il nucleo originario delle raccolte risale al canonico Gian Domenico Bertoli (1676-1763), la cui collezione – soprattutto lapidaria – fu più tardi acquisita e incrementata dal pittore udinese Leopoldo Zuccolo (1761-1833), per poi confluire nel 1882 nell’attuale sede. Da allora, l’apporto delle ricerche archeologiche continua a incrementare incessantemente le collezioni del Museo, di recente ospitate anche presso le sedi distaccate del complesso Pasqualis e dell’istituendo Antiquarium del Foro. Una vasta sezione è dedicata alla scultura nelle sue varie espressioni, dalla ritrattistica alla statuaria, dai rilievi funerari alla scultura di carattere sacro. Le raffinate produzioni artistico-artigianali aquileiesi sono rappresentate dalle gemme intagliate e delle ambre – due raccolte eccezionali per qualità e numero di reperti –, dai manufatti dell’industria vetraria e ceramica, dalla piccola bronzistica, dagli oggetti di ornamento personale. Il settore numismatico ospita invece una selezione delle 40.000 monete romane e medievali possedute dal Museo, con particolare riguardo alle emissioni tardo-imperiali della zecca di Aquileia e alle monete auree. Presso le gallerie lapidarie e i magazzini sono conservati monumenti funerari, come urne, stele, are, cippi e sarcofaghi, iscrizioni, decorazioni architettoniche e mosaici.

Al collaborazione con il museo per la catalogazione dei beni

Il Centro regionale ha lavorato in collaborazione con l’Istituzione a più riprese dagli anni Ottanta del secolo scorso ai primi due decenni di quello successivo. Nella banca dati SIRPAC sono pertanto consultabili un numero cospicuo di schede, in particolare circa 250 schede NU – Numismatica e circa 2.500 schede RA – Reperti archeologici. Le prime sono relative alle monete romane conservate in Museo e offrono informazioni sulla tipologia di moneta, sulla sua datazione, la materia e le misure e una trascrizione delle iscrizioni presenti. Vengono inoltre riportate le informazioni sullo scavo e la modalità di reperimento. Le immagini allegate consentono di apprezzare la moneta sia sul recto che sul verso. Le schede RA invece riguardano svariate tipologie di reperti, tra i quali si individuano alcune sculture e alcune lastre sepolcrali con iscrizioni. Quest’ultime sono state catalogate grazie ad un progetto di censimento promosso dal Centro di antichità alto adriatiche che mirava a studiare il vasto corpus di iscrizioni di committenza cristiana provenienti dall’antica città di Aquileia, che anche in età tardoromana, in coincidenza con la diffusione del cristianesimo, rivestì un ruolo di primissimo piano tra i centri dell’Impero sotto il profilo politico, religioso e culturale. La schedatura ha preso in esame reperti poco noti o del tutto inediti e per la quasi totalità non esposti al pubblico, grazie a un accordo con la competente Soprintendenza per i Beni Archeologici regionale. Delle antiche dediche funerarie, redatte in lingua latina o greca e in molti casi accompagnate da immagini, simboli e monogrammi cristologici, sono state rilevate nel corso della catalogazione le caratteristiche tecnico-formali, materia, misure e stato di conservazione dei supporti, apparato iconografico, paleografia e di contenuto, trascrizione dei testi, particolarità linguistiche e di formulario con l’aggiunta di traduzioni, confronti bibliografici e immagini, così da rendere fruibile in rete una significativa esemplificazione di testimonianze della cultura funeraria aquileiese di IV-V secolo d.C. Sono state inoltre catalogate 82 fotografie, con la specifica scheda F, relative alla campagna fotografica effettuata in occasione di indagini archeologiche ad Aquileia, nei fondi già di proprietà Cassis, lungo la via Gemina, sotto la direzione di Luisa Bertacchi nel 1965. Le schede, oltre a offrire preziose informazioni, mettono in relazione le immagini con i siti archeologici, schede SI, offrendo uno spaccato storico dell'indagine archeologica.

BIBLIOGRAFIA

Il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, Milano 2013

Piccinno V., Musei e Collezioni nella Provincia di Udine. Percorsi di Storia e Arte. Museums and Collections in the Udine Province. Itineraries of History and Art, Udine 2010

Lettich G., Itinerari epigrafici aquileiesi. Guida alle epigrafi esposte nel Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, in Antichità Alto Adriatiche, Trieste 2003, 50

Bernardelli A./ Gorini G./ Saccocci A., Monete ad Aquileia. L'esposizione numismatica, Mariano del Friuli (GO) 1997

Forlati Tamaro B./ Mirabella Roberti M., I musei di Aquileia, Aquileia (UD) 1980

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