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Cinque frammenti non ricongiungibili di affresco parietale, raffiguranti un probabile epistilio prospettico con acroterio a forma di equino
I lacerti appartengono all'apparato decorativo che ornava uno degli ambienti, non meglio identificabile, della villa romana di Torre. Dal medesimo contesto provengono altri materiali pittorici raffiguranti elementi architettonici (vd. schede collegate tramite campo ROZ 18443) e, in particolare, motivi prospettici. Il frammento in questione richiama un'analoga composizione con centauri marini dalla casa di Augusto sul Palatino. Si tratta di un motivo tipico della fase finale di II stile pompeiano, presente anche - come richiamo "arcaizzante" - in ambiti di III e IV stile (vd. CONTE-SALVADORI-TIRONE 1999, p. 77)
Conte A./ Salvadori M./ Tirone C., La villa romana di Pordenone, Tracce della residenza di un ricco dominus nella Cisalpina Orientale (Quaderni del Museo archeologico del Friuli occidentale, 2), Pordenone - Roma 1999
Menis G.C., Le origini della pittura in Friuli, in Quaderni di cultura, Udine 1968-1969, 16
di Ragogna G., Dove le più antiche testimonianze del Friuli, Pordenone 1954