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Frammento della tesa di un piatto. La decorazione si compone di un cielo puntinato in verde e da una rosetta multipetala. Rimangono le tracce di un'altra figura in cui si può forse riconoscere il mantello di un personaggio (nella Scheda Sirpac compilata nel 1982 si individuava invece una figura di gallo). Contorna la decorazione una fascia a dentelli risparmiati. I colori dell'ornato sono il giallo e il verde. L’impasto argilloso è di colore rosso-bruno. La vetrina e l’ingobbio risparmiano il retro.
Il gruppo delle ceramiche ingobbiate, graffite, dipinte e invetriate è quello più consistente tra le ceramiche di età medievale-moderna rinvenute a Gradisca. Di queste ceramiche è difficile definire l'area di produzione, vista la molteplicità delle fornaci attive in Friuli. Le caratteristiche morfologiche e decorative rimandano, se non altro come modello d'ispirazione, all'area veneto-romagnola (in questo caso all'area veneta). La maggior parte dei frammenti rinvenuti sono riferibili, come in questo caso, a dei piatti. Per la forma e la decorazione questo frammento viene datato alla metà del XVI secolo.
Tomadin V., Le ceramiche medievali e rinascimentali del Museo civico di Gradisca d'Isonzo, Gorizia 2004