La Grande Guerra del Sottotenente Girolamo Trotta

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La Grande Guerra del Sottotenente Girolamo Trotta

Girolamo Trotta, Sottotenente di complemento nella Brigata Regina, ha vissuto sul Carso i tumultuosi giorni posteriori all'attacco con i gas sul monte san Michele, fino alla sesta battaglia dell'Isonzo. Dove perderà la vita. Una delle bacheche della sala superiore del Sacrario di Redipuglia contene un gran numero di suoi beni personali, inclusa la sua uniforme.

Girolamo Trotta è sepolto presso il Sacrario di Redipuglia, loculo 37314, 20º gradone.

Girolamo Trotta nasce a Gravina in Puglia il 27 giugno 1890. Dai documenti presi in esame non si hanno informazioni sulla sua vita fino all'iscrizione alla Regia Università di Macerata nel 1912, al primo anno di studi di giurisprudenza. Richiamato alle armi svolge il servizio come Sottotenente di complemento nella Brigata Regina (9º e 10º Rgt. Fanteria). Dall'intestazione delle cartoline spedite a casa sembra che abbia svolto servizio nel 9º Rgt. I dati contenuti nell'archivio nazionale sui caduti durante la Prima guerra mondiale, così come la partecipazione di decesso inviata alla famiglia dal comune di Bari, indicano l'appartenenza al 10º Rgt. Possibile spiegazione a questa discrepanza è uno spostamento di reggimento svoltosi nel giorni della 6ª Battaglia dell'Isonzo. Le cartoline inviate dall'ufficiale a casa in agosto non riportano l'indicazione del reparto quindi non è possibile verificare tale ipotesi. Nel contenuto delle missive si trovano le preoccupazioni che si riscontrano nella maggioranza degli scambi epistolari durante il conflitto. Rassicurazioni sulla propria salute, richieste inerenti l'invio di un maggior numero di lettere ed informazioni da casa. Qualche domanda sull' arrivo delle lettere inviate dal fronte e sulla ricezione di soldi inviati dall'ufficiale.

La moglie Maria è la destinataria di tutte le missive. Queste coprono il periodo dal 21 luglio al 14 agosto 1916. In quel periodo la Brigata Regina si trova schierata sul monte San Michele. Con la conquista della testa di ponte di Gorizia e l'avanzata italiana,  il reparto occupa Oppacchiasella il 12 agosto. Nella lettera inviata a casa il giorno 14 agosto Girolamo Trotta riferisce di aver ricevuto delle ferite al bacino e all'addome. "Niente di grave" riporta alla moglie Maria. Morirà quattro giorni più tardi nell'ambulanza chirurgica d'armata n.5.

Fanno parte del corredo conservato presso la Sala Ricordi del Sacrario di Redipuglia il suo portafoglio contenente, oltre le lettere citate, anche ricevute, foto, francobolli e biglietti da visita. Un orologio, un coltello a serramanico e soprattutto la sua uniforme da ufficiale ed i suoi gambali, occupano la parte principale della bacheca.