Oggetto poggiante su una doppia robusta asta metallica infissa nel pavimento, costituito da un dispositivo a scatto realizzato in materiale metallico e plastica resistente, con pulsante a forma di tondino in acciaio scorrevole (da armare manualmente). Dal dispositivo a scatto partono due cavi elettrici, uno in entrata dalla sonda della temperatura, l'altro in uscita verso il banco di comando.
Si tratta di una protezione contro l'aumento di giri dell'albero motore: il pulsante, sotto la forza centrifuga di una massa calettata sul diametro dell'albero, mette in funzione il sistema di arresto della turbina. Può intervenire quando non c'è prelievo di corrente oppure in altri casi in cui la macchina supera il prefissato numero di giri.
Installato dopo il 1950; entra in uso automaticamente, in seguito allo stacco della levetta di contatto che è collegata al distributore della turbina.
Aggregato all'albero di trasmissione n. inv. 198; collegato al rilevatore n. inv. 203b.
Zin L., La forza del Cellina: storia degli impianti che illuminarono Venezia, Venezia 1988