Ad ora prima notizia storica indiretta è una mappa seicentesca acquerellata con una veduta a volo d'uccello: si può identificare il primo impianto della villa con il casale friulano a corte, circondato e protetto da una muraglia. Al 1660 risale un atto di permuta di beni a Buttrio tra i signori di Toppo e Manino Manini, cui potrebbe risalire anche lo scambio di propietà del sito. I conti di Toppo ampliano la struttura che diventa anche luogo di incontro della nobiltà. Paesaggisticamente segnato da pendii terrazzati a vigneto. Buttrio era meta frequentata "per la mitezza del clima, la bella vegetazione e le amene passeggiate nei giardini". Il conte Nicolò ed il fratello Marzio effettuano degli scavi archeologici nei loro possedimenti ad Aquileia ed adornano il parco con i reperti di epoca romana: creano così il primo nucleo dell'unico parco archeobotanico riasalente al 1700 rimasto nel nord italia.
Verde Bellezza Guida, La verde bellezza. Guida ai parchi e ai giardini storici e pubblici del Friuli Venezia Giulia, Passariano di Codroipo (UD) 2017
Venuto F., Friuli - Venezia Giulia, in Atlante del giardino italiano, 1750-1940 : dizionario biografico di architetti, giardinieri, botanici, committenti, letterati e altri protagonisti. 1: Italia settentrionale, Roma 2009, I-2
Venuto F., Giardini del Friuli Venezia Giulia. Arte e storia, Fiume Veneto (PN) 1991
Buttrio, Buttrio. Una comunità tra ruralità e innovazione, Udine 2003
Ville venete, Le ville venete, Treviso 1987
Il Friuli Venezia Giulia, Il Friuli Venezia Giulia paese per paese, Firenze 1985, I-4
Zoppè L., Ville del Friuli, Udine 1978
Piccini G., Buttrio, Udine 1976