Paesaggio montano, dipinto, Ciardi Guglielmo, XIX

Veduta di una valle in montagna in una giornata nuvolosa. Sulla destra è dipinta una grande casa in pietra. Il paesaggio è verdeggiante e sullo sfondo la montagna si fonde con l'atmosfera corrusca.

Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Venezia, Guglelmo Ciardi nel 1868 compì dei viaggi di istruzione prima a Firenze, dove incontrò i Macchiaioli, e poi a Roma e Napoli. L’anno seguente ritornò a Venezia e i suoi dipinti ebbero come soggetto la laguna veneta e la campagna trevigiana. Mantenne sempre contatti con il mondo artistico dei principali centri italiani e nel 1885, durante l’estate, trascorse dei periodi in alcuni centri delle Dolomiti, nelle Prealpi trentine, sull’Altopiano di Asiago e in Carinzia ampliando pertanto i suoi soggetti paesaggistici alla montagna. Il dipinto di casa Cavazzini rientra in questo rinnovato interesse per il paesaggio montano, ma pare che non sia stato realizzato nei luoghi sopracitati, bensì nella zona della valle bergamasca intorno al 1894 per via di una ragionevole somiglianza, nel particolare della grande casa a destra della composizione, con un altro dipinto “Verso sera in val di Scalve-Schilpario” (Menegazzi 1991, p. 102). Nel quadro udinese, si osserva infatti una suggestiva veduta montana, resa con larghe pennellate corpose e materiche, in cui campeggia sulla sinistra una casa in pietra i cui rapporti cromatici e luministici si fondono con quelli del panorama, in un perfetto equilibrio tra natura e costruzione. (De Sabbata 2018, p. 37). L’opera proviene dal museo civico di Fiume e giunse a Udine nel 1940 in seguito all’accorpamento delle opere d’arte del Friuli e della Venezia Giulia all’inizio della seconda guerra mondiale. Risulta in deposito al museo di Udine nel 1951, a causa dell’annessione di Fiume all’ex Jugoslavia.