La stanza risulta decorata ad affresco. Nella parte alta della pareti corre un fregio monocromo grigio composto da girali vegetali intermezzati da vasi; mentre poco sotto delle quadrature ritmano lo spazio: all’interno di quattro riquadri incorniciati da un motivo ornamentale a losanghe, sono inserite la rappresentazioni delle allegorie delle Virtù. Nella parte bassa della parete si trova una finta pannellatura rosa e bianca, ad imitazione delle pietra. Sono presenti inoltre tre soprapporte decorate con una quadratura bordata di azzurro, entro cui si inserisce un monocromo grigio con rappresentazioni di putti. Il soffitto è caratterizzato da una medaglione centrale raffigurante una giovane coppia guidata al matrimonio da Imene, incorniciato da un fregio dorato ed inquadrato da un ulteriore motivo ornamentale a cerchio con girali vegetali, uccelli e medaglioni. In corrispondenza dei quattro angoli del soffitto, si trovano quadrature triangolari con saggi di nature morte monocrome.
La decorazione della stanza venne messa in luce a seguito dei restauri compiuti nel corso degli anni Novanta. Purtroppo lo stato conservativo non è affatto buono: ampie porzione di intonaco e colore sono cadute nella parte centrale del soffitto e diffuse abrasioni sono presenti in tre delle quattro figure femminili che caratterizzano le pareti rendendone difficile il corretto riconoscimento dei soggetti rappresentati. La critica ha portato all’attenzione una ricevuta di pagamento conservata nell’Archivio Florio che permette l’attribuzione della scena centrale del soffitto e dei tre soprapporta a Sebastiano Santi (Bergamini 2001). La datazione delle parti figurate di Santi può essere avvicinata al 1824: data assegnata dalla critica alle decorazione dell’attigua stanza. Si esclude la mano di Santi nella restante decorazione che può essere considerata di mano dei fratelli Zuccolo e/o di Giacomo Lorio, immaginando uno scenario simile di collaborazione tra i pittori, già avvenuta nella stanza attigua. Difatti particolarmente simile è la decorazione del fregio in monocromo grigio nella parte alta delle pareti con il fregio della stanza vicina (scheda OA 130584). Il tema della stanza, incentrato sulla scena del soffitto rappresentate una giovane coppia di sposi accompagnata da Imene di fronte agli dei dell’olimpo, ne accerta l’originale uso a camera da letto.
Bergamini G., Palazzi del Friuli Venezia Giulia, Udine 2001
Avon G., Il palazzo Antonini Cernazai e il convento degli Agostiniani, in L'università del Friuli: vent’anni, Udine 1999