La stanza presenta una decorazione ad affresco con inserti di doratura sulle pareti e sul soffitto con scene tratte dall’Eneide. La pareti presentano in alto un fregio in finto marmo con animali e vasi, tra foglie d’acanto, nella parte centrale invece le tre principali scene del ciclo raffiguranti: Venere appare ad Enea in vesti di cacciatrice; Enea alla corte di Didone con Ascanio-Cupido; lo spirito di Eleno appare ad Enea; insieme ad alte fasce verticali inquadrate e decorate con motivi vegetali e figure, mentre nella parte bassa un fascia colorata ad imitazione di una finta pennellatura in marmo. Il soffitto presenta una medesima decorazione con finti rilievi ornati con fogliami e medaglioni entro quadrature, mentre troviamo al centro un tondo con la rappresentazione del Trionfo di Venere, con Ascanio addormentato. Inoltre è da annotare la presenza di una porta celata in corrispondenza di una fascia decorata della parete.
Prendendo in considerazione una ricevuta di pagamento conservata presso l’Archivio Florio si possono attribuire a Sebastiano Santi le parte figurate della decorazione (Bergamini 2001). Tali dipinti vengono datati in maniera precisa dalla critica (Avon 1999) all’anno 1824, facendo riferimento ai lavori che l’artista compì nello stesso periodo presso il Teatro Sociale (oggi distrutto) di Udine, insieme a Giuseppe Borsato. L’operato di Sebastiano Santi presso palazzo Florio vide la collaborazione con i fratelli Zuccolo e/o Giacomo Lorio (Bartolini, Bergamini, Sereni 1983; Avon 1999), impegnati nella realizzazione nei fregi monocromi grigi che inquadrano e ornano le scene figurate. Il ciclo decorativo scelto per la stanza, - probabilmente ad uso di ricevimento poiché collocata prima della camera da letto venendo dal salone principale -, si è conservato integralmente. Lungo le pareti e sul soffitto sono rappresentate scene tratte dall’Eneide, incentrate sul primo incontro di Enea e Didone, e il di lei innamoramento che avvenne a causa di Venere (dipinta trionfante sul soffitto). Presso la corte di Didone, a Cartagine, Enea inizierà a raccontare la sua storia: una scena rappresentate su una parete infatti mostra l’inizio del viaggio di Enea.
Bergamini G., Palazzi del Friuli Venezia Giulia, Udine 2001
Avon G., Il palazzo Antonini Cernazai e il convento degli Agostiniani, in L'università del Friuli: vent’anni, Udine 1999
Bartolini E./ Bergamini G./ Sereni L., Raccontare Udine Vicende di case e palazzi, Udine 1983