Il santo, raffigurato stante, solleva la veste per mostrare il bubbone della peste sulla coscia destra. Egli indossa una corta tunica verde con l'interno rosso, chiusa da bottoni e stretta in vita da una cintura dorata, come l'orlo delle maniche, mentre ai piedi calza stivali scuri bordati d'oro. Nella mano sinistra portata in avanti stringeva in origine il bordone oggi perduto. Sulle spalle porta un mantello di due lunghezze diverse. In corrispondenza della spalla destra è applicata una conchiglia dorata, simbolo dei pellegrini.
Secondo Casadio (2018) "la statua riflette la situazione di pausa creativa della produzione lignea del secondo Cinquecento, ripiegata sulla ripresa dei modi dei grandi scultori attivi nella prima metà del secolo". San Rocco nacque nel XIV secolo a Motpellier in una ricca famiglia ma, rimasto orfano, vendette tutti i suoi beni devolvendone il ricavato ai poveri e partì in pellegrinaggio verso Roma. Lungo il tragitto aiutò gli appestati compiendo le prime guarigioni miracolose. Sulla strada del ritorno contrasse la peste e fu curato da un ricco patrizio piacentino, il quale in seguito si convertì al cristianesimo. Arrestato con l'accusa di spionaggio, trascorse i suoi ultimi anni in prigione. Assieme a San Sebastiano, San Rocco era invocato contro le epidemie pestilenziali e nel XVI secolo sorsero numerose confraternite a lui dedicate.
Casadio P., Le sculture lignee della donazione Ciceri nel Museo Etnografico del Friulia Udine, in Museo Etnografico del Friuli. Collezioni e percorsi nelle radizioni culturali di un popolo, Udine 2018