in basso a destra: O.ROSAI/ XVII 1939
Il dipinto è firmato dall'artista e datato 1939. Nelle opere di Rosai degli anni Trenta i temi più ricorrenti furono scene di vita e di lavoro del proletariato urbano e anche l'olio di Udine rientra in questo gruppo, dato che raffigura un gruppo di nove giocatori di toppa per le vie di Firenze. L'artista pone le figure al centro della composizione, delimitandola con due quinte laterali di casamenti fuori scala, convergenti verso uno spazio centrale bloccato da un alto muro. Al centro campeggia la figura di schiena di uno dei giocatori seduti che formano un nucleo compatto, ai cui lati si dispongono gli astanti, alla ricerca di una simmetria compositiva, a cui fa eco la serrata struttura geometrica dell'architettura. In questa spazialità primitiva Rosai mostra di confluire nell'alveo del Novecentismo, ma rimane lontano da ogni tendenza al monumentale o al retorico.
Bergamini G./ Reale I., La Collezione Astaldi Capolavori italiani del Novecento, Milano 1998
Cavallo L., Ottone Rosai, Milano 1995
Bergamini G., Da de Chirico a Morandi Capolavori del Novecento dalla collezione Astaldi e dalla Galleria d'arte Moderna di Udine, Milano 1994
Bentivoglio M., La Collezione Astaldi, Roma 1971
Santini P. C., Ottone Rosai, Firenze 1960